Il Governo di Monaco e la Fondazione ALIPH rinnovano il loro partenariato per proteggere il patrimonio culturale in pericolo
E’ di qualche giorno fa la notizia che Isabelle BERRO-AMADEÏ, Consigliere del Governo e Ministro delle Relazioni esterne e della Cooperazione, e Bariza KHIARI, Presidente del Consiglio della Fondazione ALIPH, hanno rinnovato il loro partenariato per la protezione del patrimonio culturale in pericolo
Guerra non è solo strage degli innocenti, ma anche distruzione di culture e di tracce archeologiche che raccontano il passato di ogni civiltà stabilitesi su quei territori. Per questo è particolarmente importante quanto è stato pattuito tra il ministro delle Relazioni esterne e della Cooperazione e la signora Bariza KHIARI, presidente del Consiglio della Fondazione dell’Alleanza internazionale per la protezione del patrimonio nelle zone di conflitto (ALIPH): un accordo sugellato con una firma che definisce i termini dell’ accordo di partenariato per la protezione del patrimonio culturale in pericolo. Il documento, da quanto si deduce dalla nota stampa, è stato rinnovato per ulteriori due anni, e permette di
hanno rinnovato il partenariato tra il Principato di Monaco e ALIPH per altri due anni. Creata a Ginevra nel marzo 2017 a seguito della Conferenza Internazionale di Abu Dhabi sul in pericolo, la missione della Fondazione ALIPH è proteggere siti, musei, monumenti e collezioni in zone di conflitto e post-conflitto. A tal fine, finanzia misure preventive interventi di emergenza e progetti concreti di riabilitazione in tutto il mondo. Oggi la Fondazione ALIPH è l’unico fondo globale dedicato esclusivamente a questo obiettivo, oltre ad avere una riconosciuta esperienza nella protezione del patrimonio in pericolo. La collaborazione tra il Governo di Monaco e ALIPH è stata avviata nel 2020 e da allora si è rinnovata per la terza volta. Diversi progetti, realizzati da operatori internazionali o locali hanno ricevuto il sostegno finanziario del Principato di Monaco. Tra questi il restauro del museo di Raqqa in Siria, la ristrutturazione della chiesa di Saint-Antoine de Deddé in Libano, la messa in sicurezza delle collezioni di due musei della città di Odessa in Ucraina e la conservazione del patrimonio documentario a Gibuti. e la conservazione del patrimonio documentario a Djenné, in Mali. Questo terzo accordo di partenariato copre il periodo 2024-2025 ed è incentrato su due progetti zone di conflitto o post-conflitto: da un lato, la documentazione e la digitalizzazione del patrimonio armeno e, in secondo luogo, la conservazione di due siti storici in Libano con il coinvolgimento dei giovani, con l’obiettivo di incoraggiare la trasmissione delle conoscenze e favorire il dialogo interculturale. La rinnovata collaborazione con la Fondazione ALIPH si inserisce nel solco della continuità delle iniziative sostenute dal Principato di Monaco per proteggere il patrimonio culturale minacciato da conflitti armati o da catastrofi naturali o disastri naturali, in particolare nell’ambito dell’UNESCO o dell’ICCROM.
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