Campagna di screening Covid19 a Monaco: qualche statistica

La campagna di screening gratuita e volontaria organizzata dall’amministrazione del Governo del Principato di Monaco è costata, secondo le nostre fonti, all’incirca 1,5 milioni di euro e ad approfittarne sono stati, nell’arco di quattro settimane, ben 16.217 monegaschi e residenti, 14.787 dipendenti, 3000 dipendenti dell’Ospedale Principessa Grace di Monaco e qualche allievo delle scuole pubbliche e private del Principato. Lo ha rivelato il segretario generale della ‘ Direction de l’Action Sanitaire et Sociale’ (DASS), Ludmilla Raconnat Le Goff, nel corso di una recente conferenza stampa che ha riservato qualche sorpresa…

La scelta di sommare tutti, ossia le circa 35 mila persone che hanno volontariamente scelto di sottoporsi al test predisposto 4 settimane fa, ha permesso dunque al Ministro-Consigliere di Governo di Monaco, Didier Gamerdinger, di valutare positivamente questa operazione che però, notiamo, non ha raggiunto il 50% degli abitanti stabilmente nel Principato che, statisticamente parlando, sono 38100 individui, dati IMSEE 2019. Questo avviene mentre molte delle informazioni fornite alla stampa sono in realtà già esposte in questo link, animato dal Governo di Monaco. Tuttavia, sottigliezze a parte, viene fatto notare che la media di sieroprevalenza riscontrata, stando ai numeri comunicati da Alexandre Bordero, direttore dell’Azione Sanitaria di Monaco, si poggia sul fatto che il TROD, – ossia il rapid test il cui risultato sarebbe affidabile al 98 percento-, ha portato alla luce all’incirca 2,8% di casi positivi, ossia 983 individui e di questi 228 portano ancora traccia della malattia COVID19 dopo il prelievo del sangue. Ma questo ultimo dato, inquietante di per sé, per l’amministrazione di Monaco deve essere spalmato sul totale dei 35 mille testati, coosicché l’impatto finale sarebbe dello 0,67%, compresi anche i lavoratori frontalieri, italiani e francesi. Bene. Ed allora, i dati forniti giornalmente dal Governo di Monaco in cui ci significa che, ad oggi, 99 sono i positivi al coronavirus e 94 guariti, come devono essere interpretati, visto che si conteggiano non solo i residenti monegaschi?

Comunque sia, non è questo il messaggio che il Governo di Monaco voleva far passare, bensì che ogni martedì, fino al 14 luglio, è ancora possibile sottoporsi – per chi non l’avesse ancora fatto – al test può farlo recandosi all’Espace Léo Ferré dalle 8.30 alle 18.00. Stesso invito vale anche per i lavoratori in carico alle aziende di Monaco perché ad essere impiegati a Monaco sono, sempre secondo i dati IMSEE 2019, ben 53.091 dipendenti nel settore privato, di cui 78,9% provengono dalla vicina Francia e circa 4000 dall’Italia. Alla fine non è proprio chiaro come l’eventuale positività di questi ultimi debba rientrare nelle statistiche monegasche invece di quelle del paese d’origine. Probabilmente Didier Gamerdinger, Consigliere del Governo-Ministro degli Affari Sociali e dell’Ambiente, avrebbe dovuto attendere il 15 luglio per dare statistiche più precise perché, così, francamente i dati sono ancora alquanto confusi. Nel frattempo però, come anche ribadito dallo stesso Gamerdinger, il Principato di Monaco è sempre attento e vigilante circa la situazione sanitaria del suo Paese e non abbassa la guardia di fronte ad una possibile rimbalzo epidemico che, secondo le ultime notizie provenienti dalla Cina, non è da escludere. Quindi responsabilità, distanze interpersonali, uso di gel idroalcolico e mascherine di protezione sono le parola d’ordine per tutti, almeno ancora per un bel po’!

QE MAGAZINE 2020 #22

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