Consiglio Nazionale di Monaco: il punto con la stampa monegasca
Per le principali istituzioni di Monaco è tradizione, nel mese di gennaio, organizzare un punto stampa con i media locali per fare il bilancio delle attività pregresse e quelle in corso. Non fa eccezione il Consiglio Nazionale monegasco che, su invito del Presidente Stéphane Valeri ha organizzato nell’Emiciclo un incontro durante il quale sono stati esposte varie tematiche, come vediamo nell’articolo che segue
Organizzato nel rispetto delle norme di sicurezza e delle raccomandazioni sanitarie in vigore ai tempi della Covid 19, l’appuntamento con la stampa monegasca si è aperto con il discorso del Presidente Valeri che, affiancato da tutti i membri del Consiglio Nazionale ha auspicato una via d’uscita soprattutto con le vaccinazioni di massa della popolazione. “Dall’inizio della crisi, il Consiglio nazionale di Monaco funziona e svolge appieno il suo ruolo nell’unione nazionale dei funzionari eletti che ho proposto nel marzo 2020. Abbiamo lavorato come una squadra, sia nell’ambito del Comitato congiunto di monitoraggio Covid-19, sia quotidianamente nel lavoro legislativo dell’Assemblea” ha sottolineato Valeri che non ha mancato di elogiare la capacità di adattamento dell’istituzione che presiede dato l’impegno richiesto tra incontri pubblici e con il Governo, risoluzioni di voto, sessioni speciali, consultazioni e naturalmente leggi sul bilancio. “L’unità nazionale tra noi, così come l’unità delle Istituzioni tra il Governo e il Consiglio Nazionale, sotto l’autorità del Principe di Monaco e nell’interesse della popolazione e del Paese, permettono al Principato di affrontare questa crisi con efficienza e pragmatismo. E dopo 24 riunioni del Comitato congiunto di controllo Covid-19, istituito a fine marzo dal Principe Sovrano, l’ultima delle quali si è tenuta venerdì scorso, oserei dire che il nostro Paese sta facendo molto meglio di molti altri”. Ben consapevole che il Consiglio Nazionale non faccia in alcun mondo concorrenza al Governo Valeri ricorda: “Facciamo parte della stessa squadra, quella dello Stato, quella di Monaco. Ognuno al suo posto, ognuno nel suo ruolo, siamo infatti partner istituzionali. Questo è tanto più vero in questi tempi senza precedenti. Tuttavia, unità non significa uniformità, così come l’unità nazionale non significa assenza di dibattito tra consiglieri nazionali. Siamo stati e siamo più che mai la staffetta delle legittime preoccupazioni e aspettative dei monegaschi e dei residenti. Siamo stati una risorsa istituzionale per aiutare il Governo ad avvicinare le sue decisioni ai bisogni immediati della popolazione del nostro Paese. Così è stato, come ricordiamo, per le maschere, per la politica di test, e così è oggi per l’introduzione delle vaccinazioni. Non dimentico neppure il nostro contributo per rendere più efficaci le misure di sostegno ai dipendenti e a tutti gli attori economici: commercianti, lavoratori autonomi e aziende.”
Altro capitolo affrontato, inevitabilmente, è la natura in continua evoluzione di questa crisi causata dalla Covid19 che ha generato la preoccupazione della popolazione e degli attori economici per le imprevedibili conseguenze concrete dell’evoluzione della pandemia in entrambe le direzioni, nella vita quotidiana delle famiglie e nel funzionamento delle imprese. “Per consentire a tutti di aderire alle decisioni prese dal Governo e di anticiparne altre nella propria organizzazione, il Consiglio Nazionale chiede l’istituzione di una comunicazione più completa ed educativa, ove siano indicate le variabili e le soglie di allarme che fanno scattare misure precise da sapere in anticipo. Oltre ai dati attualmente pubblicati, la comunicazione fornita dovrebbe consentire di valutare quotidianamente questi indicatori e del loro impatto sulle decisioni relative alle soglie di allarme” specifica Valeri che elenca poi i dettagli richiesti come il numero di letti di rianimazione Covid19 occupati in rapporto alla capacità totale; il tasso di incidenza, cioè il numero di casi positivi in una settimana per 100.000 abitanti; l’R effettivo, cioè il tasso di diffusione del virus (se il R è maggiore di 1, l’epidemia si sta sviluppando); e naturalmente, l’evoluzione del numero di persone vaccinate. Inoltre, considerando che l’attuale logistica delle vaccinazioni rispetta il programma previsto, tra ricevimento e la somministrazione delle dosi il Presidente del Consiglio Nazionale approfitta nel sottolineare che, secondo lui, tutti i monegaschi e i residenti prima di tutto, e poi tutti i lavoratori e pendolari che svolgono delle attività nel Principato di Monaco, desiderino essere vaccinati, possano avere accesso al vaccino il più rapidamente possibile. E per farlo ha chiesto al chiesto al Governo di fare tutto il possibile per aumentare la nostra capacità di immunizzazione e per ridurre al minimo i ritardi: “Si tratta di riuscire a soddisfare le esigenze di una potenziale popolazione totale di circa 80.000 persone da vaccinare il prima possibile. Dico potenziale, perché ovviamente la vaccinazione dovrebbe essere effettuata solo su base volontaria. Per tutto questo, e parlo sotto la supervisione dei nostri medici qui presenti, chiedo a tutti di essere vaccinati quando sarà il momento di dare loro la priorità, non solo per proteggere se stessi, ma anche, naturalmente, per proteggere gli altri e per ottenere l’immunità del gregge il più presto possibile. Questo è l’unico modo per porre definitivamente fine a questa terribile pandemia e alle sue disastrose conseguenze sanitarie ed economiche”.
Ultimo passaggio del discorso di Valeri, è stato riservato al sostegno dello Stato per i dipendenti e gli operatori economici del nostro Paese: “Siamo soddisfatti che il CTTR sarà mantenuto per tutto il tempo necessario, al fine di salvaguardare il maggior numero possibile di posti di lavoro. Le conseguenze prolungate della pandemia stanno rendendo ogni giorno un po’ peggiore la situazione di un gran numero di aziende e di attori economici nei settori più colpiti. Ciò vale in particolare per il settore del turismo e degli eventi. Tra le misure concrete da adottare al più presto, il Consiglio nazionale, attraverso il Comitato misto per il monitoraggio della crisi Covid, propone di fare del CARE uno strumento che aiuti più strutture e in proporzioni maggiori; che sia rinviato al 2022 il rimborso dei prestiti garantiti erogati con l’accordo dello Stato (PGE); e che sia comunicato mensilmente il valore effettivo degli investimenti dai vari fondi si sostegno, di modo che i crediti votati ed approvati dall’Emiciclo sono siano stimati ma effettivi. siano realmente iniettati nella nostra economia”. Tra i progetti in programma, Valeri ha ricordato varie cose come la trasmissione della nazionalità monegasca per matrimonio; la modernizzazione dello status dei funzionari pubblici; testi di legge per lo sviluppo della tecnologia digitale; un futuro disegno di legge contro le molestie scolastiche, quello sull’annualizzazione dell’orario di lavoro, nonché il testo per la salvaguardia a lungo termine del settore dell’edilizia abitativa protetta; il riconoscimento dei cosiddetti enfants du pays (cioè persone scolarizzate e residenti a Monaco ma non monegasche di nascita). Ovviamente non poteva mancare, nel proseguimento del piano nazionale per l’edilizia abitativa per i monegaschi, priorità assoluta per il Consiglio nazionale, l’accenno alla consegna di oltre 600 nuove unità abitative di proprietà dello Stato entro la fine del 2023.
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