Alla prima Conferenza delle Nazioni Unite sull’acqua partecipa anche il Principato di Monaco

La prima Conferenza delle Nazioni Unite sull’acqua, organizzata alcuni giorni fa a New York, ha visto la partecipazione attiva del Principato di Monaco tra gli attori che hanno indicato i punti fermi di un’agenda d’azione per il nostro futuro comune

Secondo quanto riportato recentemente da una nota stampa diffusa dal Governo di Monaco, su iniziativa del Presidente dell’Assemblea generale Csaba Kőrösi, a più di 40 anni dalla prima Conferenza delle Nazioni Unite sull’acqua, gli Stati membri, gli scienziati, la società civile e gli attori del settore privato si sono riuniti dal 22 al 24 marzo 2023 presso la sede delle Nazioni Unite a New York. Il risultato di questo importante appuntamento è stato quello di mettere nero su bianco quasi 700 progetti concreti previsti dall’Agenda sull’acqua che dovranno essere attuati entro il 2030 per accelerare i progressi verso l’accesso universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari. In tal senso il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha accolto con favore gli impegni assunti nel Programma d’azione che metterà l’umanità “sulla strada di un futuro sicuro per l’acqua per tutti noi”. Parlando a nome del Principato di Monaco, l’ambasciatrice Isabelle Picco ha insistito sull’urgenza di recuperare il valore dell’acqua per una gestione sostenibile di questa risorsa. risorsa. La Rappresentante permanente monegasca ha quindi presentato gli sforzi compiuti dal Governo del Principe con l’attuazione di una politica di gestione razionale che ha portato a una riduzione del 26% del consumo di acqua. Isabelle Picco ha inoltre insistito sull’importanza degli investimenti del Governo in infrastrutture efficienti e di alta qualità, come l’impianto di trattamento delle acque reflue (UTER), per un trattamento più efficiente e meno inquinante delle acque del Principato e dei comuni francesi limitrofi. L’accento è stato posto anche sulle azioni internazionali del regno dei Grimaldi, messe in pratica attraverso la sua politica di cooperazione allo sviluppo, nel campo dell’accesso all’acqua potabile e dei servizi igienici, nonché sulle azioni della Fondazione Principe Alberto II per la conservazione degli ecosistemi di acqua dolce. La Missione di Monaco ha inoltre co-organizzato tre eventi a margine della Conferenza, al fine di fornire una piattaforma per evidenziare le soluzioni sul campo fornite dalle organizzazioni su base quotidiana. In occasione di un evento in collaborazione con Girl Rising e il Dipartimento delle Nazioni Unite per gli Affari Economici e Sociali, quattro giovani donne hanno potuto condividere le soluzioni innovative che attuano quotidianamente per limitare gli impatti climatici legati all’acqua alle Bahamas, in Uganda, Kenya ed Ecuador. Nella sede della Missione permanente, un evento organizzato in collaborazione con la Peace Innovation Initiative, l’Università per la Pace e la Missione del Costa Rica ha riunito, invece, circa 60 partecipanti. Cinque relatori della società civile hanno discusso le soluzioni per rafforzare i legami tra le azioni sul campo e le decisioni politiche. A questo evento hanno partecipato anche il presidente del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite Lachezara Stoeva e il direttore esecutivo dell’UNITAR Nikhil Seth. Infine, un evento di networking, in collaborazione con l’UN We Need, presieduta dall’ex presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite Maria Fernanda Espinosa, ha riunito 60 giovani rappresentanti della società civile nei locali della Missione permanente di Monaco per approfondire i temi in discussione alla conferenza.

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