Ultima ora: ritorna Marco Piccinini al Governo ‘ per rafforzare la posizione economica di Monaco’. Ma la notizia bomba è che il Principato non entra in Europa!

Mentre si ufficializza che Marco Piccinini ritorna al Governo, benché fosse già stato nominato Consigliere Ministro delle Finanze nel 2011, e Michel Barnier propendeva per un accordo tra l’Europa e Monaco, da Bruxelles arriva lo stop alle negoziazioni, almeno per il momento…

Con una comunicazione stampa inviata qualche ora fa direttamente dal Palazzo di Monaco – quando, di solito, è il servizio stampa del Governo a farlo – si rende noto che “Per decisione di S.A.S. il Principe Alberto II, il Signor Marco PICCININI è nominato, con effetto dal 15 settembre 2023, Consigliere del Governo – Ministro delle Finanze e dell’Economia. Succede a Jean CASTELLINI”. Sempre dalla nota di Palazzo, si ricorda che “Marco PICCININI ha svolto una brillante carriera nel campo della finanza e dello sport automobilistico. Dopo aver ricoperto posizioni di leadership nel settore privato, in particolare per la casa automobilistica Ferrari, il signor PICCININI ha messo le sue capacità e la sua esperienza al servizio del Governo di Monaco. In precedenza ha ricoperto le posizioni chiave di Consigliere di Governo – Ministro delle Finanze e dell’Economia e delle Finanze e dell’Economia (2011-2012) e Consigliere speciale del Ministro di Stato (2017). Figura monegasca stimata nel campo dell’economia e della finanza, PICCININI guiderà gli sforzi per rafforzare la posizione economica di Monaco sulla scena mondiale e di promuovere un ambiente favorevole alla prosperità e all’innovazione”. La notizia arriva il giorno successivo alla serata dibattito organizzata dal Monaco Press Club, animata da Yann Antony Noghès che ha intervistato Michel Barnier, politico francese e più volte commissario europeo, noto per aver negoziato l’uscita del Regno Unito dalla Unione Europea dal dicembre 2016 al marzo 2021. Su questo aspetto, ben evidenziato in un libro da lui scritto, ‘ La grande illusion’ , si è dibattuto a lungo, come anche sulla questione migratoria – deve essere affrontata responsabilmente dai Governi, ha detto – e sul fatto che Monaco stia cercando di far comprendere all’Europa le sue specificità: “I principi fondanti dell’Unione europea, al contrario delle federazioni, è che ogni membro mantiene la propria unicità, sulla base delle quattro libertà fondamentali: merci, servizi, capitali e persone. Monaco ha delle eccezioni che cerca di preservare, sono pure garantite dalla Costituzione. Per questo è importante far capire ai negoziatori cosa andrebbe preservato e cosa invece no. Intanto – ha affermato Barnier – sono al corrente che cinque capitoli dell’accordo sono stati già conclusi. Resta da vedere come procedere con gli altri, nell’interesse comune giacché il Sovrano, che conosco da anni – erano insieme nel comitato olimpico quando lavorava come politico in Savoia, ndr – è propenso per associarsi in Europa ma non a qualunque prezzo”. Tuttavia i colpi di scena non mancano, in questa giornata di venerdì 19 settembre!

Questa volta è dal Governo di Monaco che giunge il comunicato stampa nel quale si specifica che, a margine dell’incontro avvenuto il 14 settembre a Bruxelles tra il Vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Maroš ŠEFČOVIČ, vicepresidente esecutivo della Commissione europea, responsabile del Patto verde, e la delegazione monegasca guidata dalla Sig.ra Isabelle BERRO-AMADEI, consigliere del governo – ministro delle Relazioni esterne e della Cooperazione di Monaco, sia stato concordata l’impossibilità di adempiere alle richieste dell’Unione Europea rispettando contemporaneamente le linee guida fissate da S.A.S. il Principe Alberto II. Nello specifico, le garanzie di mantenere le attuali condizioni di vita, lavoro e abitazione per i cittadini e i residenti nel Principato non sono compatibili con le norme comunitarie. Pertanto, in questo contesto, entrambe le parti hanno convenuto che le condizioni non sono state soddisfatte nel quadro dell’attuale mandato dell’Unione. Nel testo si evince inoltre che la BERRO – AMADEI era accompagnata da Kristel MALGHERINI, Consigliere del Gabinetto di S.A.S. il Principe, da S.E. Frédéric LABARRERE, Ambasciatore, Capo della Missione di Monaco presso l’Unione Europea e Isabelle COSTA, Alto Commissario per gli Affari Europei. “Nel corso dell’incontro, la delegazione monegasca ha ricordato i principi fondamentali su cui si fonda l’identità del Principato, a cui i monegaschi sono molto legati e che sono stati specificati fin dall’inizio dei negoziati. Da parte sua, il Vicepresidente esecutivo ha confermato l’obiettivo della Commissione europea di voler firmare un accordo di associazione entro la fine del 2023, sulla base del mandato conferitole dal Consiglio dell’Unione europea, basato sul rispetto delle quattro libertà di circolazione (persone, capitali, servizi e merci) e sul mantenimento dell’integrità e dell’omogeneità del mercato interno”. E poiché non ci sono le condizioni poste dal Principato ‘che mirano a garantire il mantenimento delle attuali condizioni a cui si riferiscono tanto i monegaschi – come citato prima – quanto i residenti nel Principato, entrambe le parti hanno convenuto che le condizioni non sono state soddisfatte nel quadro dell’attuale mandato dell’Unione Europea per concludere un accordo e hanno concordato di sospendere i negoziati. L’UE è e rimarrà un partner privilegiato del Principato. L’UE e Monaco condividono molti valori comuni e il Principato continuerà a sostenere l’azione dell’UE sulla scena internazionale, in particolare per quanto riguarda le sanzioni” Ma attenzione, la porta all’accordo di associazione non è chiusa, poiché “Monaco desidera quindi proseguire il dialogo e riflettere, insieme all’Unione Europea, sui modi per rafforzare queste relazioni. Il Principato di Monaco e l’Unione Europea hanno ribadito l’importanza di approfondire gli scambi che già esistono in molti settori”. Quindi tutto rimandato a data da destinarsi!

AGGIORNAMENTI DAL CONSIGLIO NAZIONALE DI MONACO: Comunicato di oggi alle 14h00 settembre

Dal 2018, il Consiglio nazionale è stato molto scettico sulla possibilità di possibilità di preservare le linee rosse costituite dalla priorità nazionale e da altre specificità monegasche, con i fondamenti dell’Unione europea, ovvero le famose quattro libertà. Senza essere antieuropei, ma posizionandosi come europragmatici, l’Assemblea del precedente mandato, ascoltando la popolazione durante l’ultima campagna elettorale e dall’inizio dell’attuale legislatura nel febbraio 2023, ha espresso chiaramente le sue preoccupazioni riguardo alle richieste dei negoziatori dell’Unione Europea. Nell’unione nazionale degli eletti, il Consiglio nazionale non ha mai smesso di voler preservare il nostro modello economico e sociale avanzato, nel quadro rigoroso della nostra Costituzione e in difesa della priorità nazionale per l’occupazione, l’abitazione e la creazione di attività per i monegaschi. L’Assemblea prende atto della sospensione dei negoziati, che costituisce un momento decisivo per il futuro di questo modello unico. La posizione della nostra posizione della nostra Assemblea, che i monegaschi conoscono bene, avrà permesso ai negoziatori del Principato di non tirarsi indietro. Il Consiglio nazionale su questa questione essenziale per il futuro del nostro Paese, come su altre, si è posto come risorsa istituzionale e partner indipendente del Governo monegasco. I membri eletti del Consiglio nazionale non possono quindi che approvare: “la constatazione condivisa di conciliare l’impossibilità delle richieste dell’Unione Europea con le linee guida stabilite da S.A.S. il Principe all’apertura di queste discussioni che mirano a garantire che le attuali condizioni di vita, di lavoro e di alloggio dei cittadini e dei residenti nel Principato. Con senso di responsabilità e consapevoli delle necessità di alcuni dei nostri attori economici, i Consiglieri Nazionali incoraggiano il Governo a proseguire il dialogo in vista di possibili futuri accordi settoriali che non mettano a rischio la sostenibilità del nostro modello. Lo studio d’impatto commissionato dal Consiglio Nazionale, basato sulla base di una considerevole e storica mole di consultazioni, sarà presentato alla alla stampa nelle prossime settimane. La Commissione speciale per il monitoraggio dei negoziati con l’Unione europea, presieduta da Régis Bergonzi, il Comitato per le relazioni esterne, presieduta da Fabrice Notari, e la delegazione del Consiglio nazionale alla all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE), guidata da Béatrice Fresko-Rolfo proseguiranno il loro lavoro di formazione, analisi e relazioni interparlamentari, al fine di promuovere costantemente le relazioni interparlamentari, al fine di promuovere costantemente le specificità del Principato.


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