QE-MAGAZINE #9: Principato di Monaco, aspettando i primi 60 anni del Principe Alberto II

 Il 14 marzo il sovrano del Principato di Monaco, SAS Alberto II, celebra il suo 60° compleanno con uno spettacolo multimediale allestito all’interno della Cattedrale e accessibile ai monegaschi. Ma , da voci di corridoio, si sussurra di una grande festa questa estate, dove le tradizioni monegasche saranno onorate come si deve, come probabilmente avrebbe voluto SEM René Novella…

Nel frattempo però, il Principe Alberto II ha avuto l’onore di ricevere la Medaglia Europea della Tolleranza e la Riconciliazione, lo scorso 6 marzo, in occasione di una tavola rotonda tenutasi a Monaco, presso la sala Bellevue del Cafè de Paris, in presenza di una cinquantina di partecipanti – per l’Italia c’era l’ex Ministro Affari Esteri Franco
Frattini e per la Francia l’ex Ministro di Giustizia ed attuale deputata europea Rachida Dati, n.d.r.- rappresentanti 22 paesi membri de l’European Council on Tolerance and Reconciliation (ECTR). Quest’ultima è un’ organizzazione non governativa, creata a Parigi nel 2008 con lo scopo di fornire delle raccomandazioni pratiche per migliorare le relazioni inter-religiose ed inter-etniche in Europa, oltre che combattere la xenofobia, antisemitismo e la discriminazione razziale tra le civiltà moderne. A consegnare ufficialmente il prestigioso riconoscimento al Principe c’erano l’ex Primo Ministro britannico Tony Blair, attualmente in carico come direttore dell’ECTR e il Dr Moshe Kantor, Presidente dell’ECTR. Tra le motivazioni che hanno giustificato la premiazione, il fatto di aver apprezzato che il Sovrano avesse inaugurato il 27 agosto 2015, nel cimitero monegasco, una stele commemorativa dedicata alla memoria degli ebrei deportati dal Principato di Monaco durante la Seconda Guerra mondiale. Allora come oggi, da come si è evinto dal discorso di apertura pronunciato dallo stesso Principe, la responsabilità dei governanti continua ad essere quella di assumere posizioni forti contro ogni estremismo ed intolleranze, soprattutto nelle attività che si svolgono nelle società nelle quali convivono insieme più razze che non sempre accolgono favorevolmente l’integrazione dei migranti provenienti da paesi in conflitto. Del resto il Principato di Monaco, per il gran numero di nazionalità presenti, 139 secondo i dati IMSEE del 2016, è un esempio in fatto di apertura all’internazionale e gli eventi di levatura internazionale che regolarmente si svolgono qui, in tutta sicurezza, sono la naturale conseguenza di questa apertura
al mondo. La globalizzazione, se visto come fenomeno recente, rappresenta infatti un’opportunità di confronto oltre che di crescita professionale se ben contestualizzata. Per questo non possiamo che apprezzare le scelte e la politica estera promossa dal Principe Alberto di Monaco a cui auguriamo il miglior compleanno possibile per i suoi primi 60 anni!

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