Palazzo di Giustizia di Monaco: udienza solenne delle Corti e dei Tribunali

La tradizionale seduta solenne delle Corti e dei Tribunali si è tenuta lo scorso venerdì 1° ottobre al Palazzo di Giustizia, alla presenza di S.A.S. il Principe Sovrano, assistito dal Segretario di Stato per la Giustizia, il Direttore dei Servizi Giudiziari, e affiancato dal Ministro di Stato, l’Arcivescovo di Monaco, il Presidente del Consiglio Nazionale e numerose altre personalità istituzionali.

A precedere la cerimonia la Messa dello Spirito Santo, celebrata nella cattedrale di Monaco. Come di consuetudine nel Principato di Monaco questa giornata, nota come Udienza Solenne segna ufficialmente l’inizio dell’anno giudiziario 2021/2022. Nel suo discorso di apertura, Brigitte Grinda-Gambarini, primo presidente della Corte d’appello, ha riferito sull’attività giudiziaria dell’anno passato, ricordando tutti i risultati e i progetti di riforma realizzati, come la firma di un memorandum d’intesa con la Francia sulla lotta contro il terrorismo e la creazione di un Istituto monegasco di formazione alle professioni giudiziarie con Ordine Sovrano n°8.609 del 12 aprile 2021. “Un anno quasi normalizzato rispetto al precedente, ma che tuttavia ha avuto luogo nel contesto prolungato del Covid-19 pandemia”, ha sottolineato Brigitte Grinda-Gambarini che entra nel suo 40° e ultimo anno giudiziario. Il discorso di apertura sul tema “La Corte Suprema, quel famoso sconosciuto” è stato tenuto da Didier Linotte, presidente della Corte da Didier Linotte, presidente della Corte suprema di Monaco. Infine, nel suo discorso, la signora Sylvie Petit-Leclair, Procuratore generale, ha parlato del lavoro dello scorso anno scorso dai dei magistrati, impegnati nella lotta contro i reati finanziari gravi, tutte attività, queste, che richiedono indagini lunghe e delicate, così come si è parlato anche di parità di diritti tra donne e uomini. “In conclusione – ha affermato il Procuratore – direi che bisogna lavorare senza sosta per allineare il sistema giudiziario monegasco agli standard e alle norme internazionali, in particolare nell’ambito dell’esercizio dei diritti della difesa e dell’accesso alla legge – mi rivolgo all’Alto Commissario per la protezione dei diritti e delle libertà e alla mediazione – ma non solo; bisogna anche tener conto delle raccomandazioni stabilite dagli organismi europei che l’appartenenza di Monaco al Consiglio d’Europa ha reso inevitabile nel Principato, pur rispettando un attento equilibrio per non pregiudicare le caratteristiche specifiche di Monaco. La giustizia monegasca merita questo riordino; non ho mai smesso di chiederlo” (Foto: Manuel Vitali – Direzione della Comunicazione di Monaco)

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