Palace des Ambassadeurs di Mentone: esposte le opere di Leo Wesel tra ‘Sogno e materialità’

E’ intitolata “Sogno e materialità” la personale di Leo Wesel, artista contemporaneo di grande valore artistico, scelto per inaugurare la stagione primaverile del Palace des Ambassadeurs di Mentone

Debutta il 1 aprile, per tutto il mese, la mostra personale dell’artista Leo Wesel, allestita nelle sale della GAM (Galerie des Ambassadeurs Menton), presso il Palace des Ambassadeurs. Organizzata dalla BACS (Biennale d’Art Contemporain Sacré – www.biennale-bacs.com), l’esposizione permette all’artista di accogliere i visitatori, poché spesso sarà al fianco delle sue opere esposte che sono circa una cinquantina. ‘Questa mostra – si legge nel comunicato stampa – è un omaggio al duro lavoro di un artista che non si risparmia per creare bellezza. Il suo lavoro ci ricorda che tutto ciò di cui abbiamo bisogno per creare si trova in natura’. Il profilo dell’artista conferma che il suo è un talento svelato fin dalla più giovane età, poiché era ancora bambino quando apprezzava tutto quello che era espressione artistica. ‘Leo vede forme nella materia e colori negli elementi naturali. La sua sensibilità ha fatto il resto e gli si sono aperte le porte dell’Accademia di Moda e Design dell’Aia, ponendo le basi che saranno poi consolidate dall’Accademia di Belle Arti di Roosendaal. Leo Wesel è stato formato e ispirato da due artisti espressionisti: i professori Wil Bouthoorn (1916 – 2004) e Wim Schütz (nato nel 1921)’ continua la nota stampa. Infatti quando era trentenne il nome di Wesel echeggiva tra i migliori artisti nel suo Paese di origine. A volte le sue opere sono ispirate a Serge Hélénon, l’artista franco-italiano Bernhard Damiano e, più recentemente, i costruttivisti ungheresi Tamás Konok e Istvan Nadler. Ma nulla gli assomiglia, poiché, come ha ben spiegato nel suo ultimo libro, “Bellezza e Consolazione”, dove spiccano meravigliose litografie, è la natura la sua fonte di riflessione artistica. La rappresenta con tecniche varie, olio su tela per i suoi quadri, ferro, ceramica, metalli misti o legno per le sculture, per Wesel ogni elemento che la natura ci offre in tutta la sua maestosità può essere un irrefrenabile stimolo per la sua creatività. Artista di ineguagliabile sensibilità, nel corso del tempo, è riuscito a mettere sulla tela o nelle sue sculture la visione di un mondo fatto di dettagli che esaltano l’essenza delle cose. La natura e la luce dei luoghi in cui vive gli offrono la fonte di energia necessaria per realizzare le sue opere; il silenzio di Triora, straordinario borgo arroccato nel cuore della Liguria, chiamato “il paese delle streghe” e dove vive la maggior parte del tempo, contribuisce alla sua ispirazione che si concretizza in forme e i colori straordinari. Ma allora cos’è, un operaio, artigiano, artista o altri? Leo Wesel è tutte queste cose e nessuna, allo stesso tempo, perché ogni sua opera ricorda le parole di San Francesco d’Assisi che diceva: “Chi lavora con le sue mani è un operaio. Chi lavora con le mani e con la testa è un artigiano. Chi lavora con le mani, la testa e il cuore è un artista”. E lui, è andato ben oltre questo concetto…vedere per credere! 
“Sogno e materialità” mostra personale di Leo Wesel. Tutti i giorni, dal 1 aprile al 1 maggio, dalle 10:00 alle 19:00. Palace des Ambassadeurs – 3 rue Partouneaux – Mentone ENTRATA LIBERA.

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