Monaco: un astronauta della NASA per sensibilizzare i bambini alla pace e all’unità

Su iniziativa del monegasco Zsolt Szemerszky, qualche giorno fa il colonnello Ron Garan ha visitato il Principato nell’ambito di un evento organizzato per incontrare e dialogare con le future generazioni.

Erano attenti e molto interessati gli studenti invitati ad assistere a questa una nuova iniziativa promossa da ELEVATE Monte-Carlo, organizzata in occasione della visita dell’ex astronauta della NASA. La conferenza, caratterizzata da stupore e meraviglia e da spunti insoliti, è stata seguita da una spettacolare cena VIP due stelle Michelin preparata dal rinomato chef della SBM, Marcel Ravin, alla quale hanno partecipato numerose personalità di Monaco, VIP e multimilionari, tanto che il patrimonio netto complessivo dei presenti si aggirava, secondo le stime fornite dal comunicato stampa, di circa 27 miliardi di euro. Tra gli ospiti illustri, Cécile e Antoine de Massy, Bernard d’Alessandri, Alexey Antropov, Safia El Malqui, David Yakobashvili, Marina Melia, Vitaly Malkin, Victoria Silvstedt, Victoria Bonya e Regis Bergonzi. Durante il giorno, Ron Garan ha tenuto una conferenza pubblica ispirando gli ospiti con storie incredibili di voli spaziali e passeggiate spaziali dal suo viaggio oltre i confini dello spazio, nonché con l’evoluzione della sua prospettiva sull’umanità. Il messaggio principale della conferenza si può sintetizzare così: possiamo ottenere di più insieme, in pace e in unità. La filosofia di Ron Garan consiste, infatti, nell’espandere la prospettiva esattamente ed immaginare di vedere un pianeta come un’unica astronave senza confini, in questo caso specifico chiamato pianeta Terra. Questo può favorire ambienti collaborativi in cui i compagni di squadra possono realizzare il loro vero potenziale in armonia tra loro, esattamente in linea con il pensiero del filosofo cileno Dario Salas Sommer, noto soprattutto per la sua esplorazione degli aspetti morali della vita umana e dello sviluppo personale. Una lettera privata del filosofo cileno, fondatore della Fondazione latinoamericana Simon Bolivar, era inoltre a disposizione degli organizzatori grazie a uno studente monegasco del defunto filosofo. In questa lettera, scritta un anno prima della sua morte, Dario Salas Sommer diceva: “Gli esseri umani e le nazioni hanno urgente bisogno di raggiungere un’intesa comunicando tra loro in modo autentico e armonioso. In caso contrario, le loro azioni si rivoltano contro di loro e come specie e come umanità siamo inesorabilmente destinati a scomparire”. Questo evento è stato orgogliosamente sostenuto dalla Fondazione Antropov, dall’Omère Longevity Institute e dal Gruppo Lanteri Partners; e organizzato da Zsolt Szemerszky e Olga Barrale.

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