Monaco: le risorse idriche diventano preziose

Una ordinanza sovrana ed un decreto ministeriale (clicca qui e qui per leggerli) pubblicati nel recente Journal di Monaco non lasciano ben sperare se, fino al 31 ottobre, l’impiego delle risorse idriche del Principato di Monaco sono razionalizzate…

Allerta siccità! Annunciate alla stampa la settimana scorsa, è già polemica per il livello applicato (secondo tipo) che la recente ordinanza ministeriale sancisce per evitare lo spreco di acqua nel Principato di Monaco. In buona sostanza, nonostante il mare sia a pochi passi e risulti poco comprensibile l’assenza di desalinizzatori utili in circostanze come queste, l’amministrazione monegasca informa la popolazione della necessità di limitare l’uso dell’acqua stabilendo esattamente quando e come utilizzarla. A partire da sabato 13 maggio, quindi, il Governo Principesco ha adottato un piano globale per “garantire l’uso razionale delle risorse idriche”, elaborato nel contesto di una siccità precoce osservata quest’inverno. Come indicato nel decreto, quattro sono soglie di allarme che vanno dalla semplice vigilanza alla situazione di crisi, e quello che è stato scelto contribuirebbe a ridurre in modo significativo i prelievi di acqua, prolungare l’uso delle riserve e ritardare l’uso di misure in una situazione di crisi. Di fronte a una situazione già preoccupante ancor prima della stagione estiva, secondo quanto riferito dal Ministro di Stato, la scelta è stata un adeguamento (forse un obbligo) rispetto a quello già applicato nelle Alpi Marittime che gestiscono i bacini idrografici più vicini al Principato. E poiché Monaco non possiede sorgenti di acqua dolce, non c’è stata alcuna possibilità di scelta. Le misure tengono conto del territorio monegasco, e riguardano i seguenti usi che riportiamo esattamente come trasferiti nella nota stampa. La presenza di cantieri e polveri sottili su tutto il territorio rischiano di rendere l’aria poco pulita se non ci saranno più autoclavi impiegate per pulire le strade, qui come altrove

Si parte dall’irrigazione degli orti è autorizzata solo tra le 20 e le 8 del mattino, mentre quella dei prati, aiuole, fioriere e spazi verdi e, salvo casi eccezionali, di campi sportivi, è vietata tra le 8:00 e le 20:00 e ridotta del 20%; il riempimento di vasche da bagno o idromassaggio, piscine per bambini e piscine pubbliche o private è vietato a meno che non sia necessario o non sia già in corso un lavoro; è vietato il lavaggio di veicoli e attrezzature nelle abitazioni private e sulla strada pubblica. Tuttavia, è autorizzato per i professionisti o per i privati quando viene effettuato in siti che utilizzano attrezzature ad alta pressione e sono dotati di un sistema di riciclo dell’acqua. Il lavaggio di imbarcazioni e attrezzature nautiche per uso turistico o professionale è esclusivamente nelle seguenti fasce orarie: 07:30-09:00 e 20:00-21:30 o quando è effettuato da professionisti che utilizzano attrezzature ad alta pressione e un sistema di riciclo dell’acqua. Inoltre è vietata la pulizia di facciate e tetti. Le fontane pubbliche e private sono chiuse, tranne se funzionano a circuito chiuso o con un sistema a pulsante.Sono vietati il riempimento, il livellamento e lo svuotamento dei laghetti da giardino, ad eccezione della presenza di specie faunistiche. L’uso dell’acqua per scopi industriali, artigianali e commerciali e durante l’organizzazione di eventi deve essere ridotto del 20%. E, nel frattempo, qualche fontanella pubblica viene chiusa per sempre!

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