Monaco assume la presidenza dell’Accordo Pelagos: impegno rinnovato per la tutela dei mammiferi marini

Con questa presidenza, Monaco riafferma il proprio ruolo di attore centrale nella difesa dell’ambiente marino e nella promozione di un patrimonio naturale unico nel cuore del Mediterraneo. L’Accordo Pelagos si conferma così non solo come strumento di protezione, ma anche come simbolo di cooperazione internazionale e di responsabilità condivisa verso le generazioni future.

Il Principato di Monaco ha assunto ufficialmente la presidenza dell’Accordo Pelagos, l’intesa internazionale dedicata alla protezione dei mammiferi marini nel Mediterraneo. La decisione è stata formalizzata nel corso della 10ª riunione degli Stati Parte, svoltasi nel Principato il 12 e 13 novembre, alla presenza delle delegazioni di Francia, Italia e Monaco, insieme a numerosi partner istituzionali e scientifici. La nuova presidenza, che durerà due anni, è stata affidata a Monaco e guidata da Isabelle Rosabrunetto, Direttore Generale del Dipartimento delle Relazioni Esterne e della Cooperazione, che ha condotto i lavori delle due giornate. I rappresentanti dei tre Paesi hanno tracciato un bilancio delle azioni intraprese finora e definito le priorità per il futuro, con l’obiettivo di rafforzare la tutela di un ecosistema fragile e fortemente esposto alle pressioni umane. Creato oltre 25 anni fa da Francia, Italia e Monaco, l’Accordo Pelagos rappresenta un modello di cooperazione internazionale per la salvaguardia dei cetacei e di altre specie marine. Il Santuario Pelagos si estende su una superficie di 87.500 km², dalla penisola di Giens alla Toscana meridionale, fino al nord della Sardegna: un’area unica al mondo per biodiversità, ma anche per la densità di attività umane che vi si svolgono. In un messaggio rivolto ai partecipanti, S.A.S. il Principe Alberto II ha ribadito l’impegno del Principato: «Monaco assicurerà, con determinazione e in uno spirito di continuità, la presidenza della Riunione delle Parti per i prossimi due anni. Questa responsabilità traduce la nostra volontà di approfondire la cooperazione tra i tre Paesi, di rafforzare i meccanismi di attuazione e di proseguire gli sforzi di sensibilizzazione, in particolare presso le giovani generazioni.»

La dichiarazione del Sovrano sottolinea la volontà di Monaco di consolidare il dialogo multilaterale e di ampliare la collaborazione con altre organizzazioni regionali mediterranee e internazionali. Tra gli obiettivi principali figurano:

  • il rafforzamento delle misure di protezione dei mammiferi marini,
  • lo sviluppo di infrastrutture e strumenti di monitoraggio,
  • la sensibilizzazione delle comunità locali e delle nuove generazioni,
  • l’integrazione delle politiche ambientali con le sfide globali legate al cambiamento climatico.

La delegazione monegasca era composta, oltre che da Isabelle Rosabrunetto, da Céline Impagliazzo, Capo delegazione e funzionaria del Dipartimento delle Relazioni Esterne e della Cooperazione; Armelle Roudaut-Lafon, Direttore degli Affari Marittimi; Estelle Gianforte, Capo Divisione della stessa Direzione; Ludovic Aquilina, Capo sezione della Direzione dell’Ambiente; e Eric Beraud, ricercatore del Centre Scientifique de Monaco.

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