Direzione della Pubblica Sicurezza di Monaco: allerta e-mail fraudolente

Avete mai ricevuto un’email con un allegato in PDF, la cui intestazione sembra identica a quella della Direzione della Pubblica Sicurezza di Monaco? Se sì, attenzione, è una truffa bella e buona!

Sono mesi che, puntualmente, riceviamo email sospette, che addirittura non vanno in spam tanto son ben costruite. Ne avevamo ricostruito l’origine chiamando direttamente l’Interpol di Monaco che, secondo le loro indagini, sono riusciti a risalire ai server degli spammer, apparentemente collocati nel continente africana. Nulla di serio, insomma. Ancora lo scorso anno, sempre in questo periodo, l’allerta era alta. Come allora, pare che il contenuto dell’email fraudolenta sia alquanto minacciosa, poiché se passati i termini del preavviso per provvedere al pagamento di una certa somma, , si menziona di un eventuale procedimento penale per atti di natura sessuale compiuti sul web da chi riceve questa comunicazione. Come dire che il mittente, presumendo una navigazione su siti porno di vario genere, presume di poter ottenere quanto richiesto in maniera facile ed indolore. Tuttavia però, nelle ultime 48 ore, la situazione è peggiorata e la quantità di email fraudolente è aumentata a dismisura e sono diffuse, in modo non mirato, da diversi indirizzi e-mail inviate a nome della Direzione della Pubblica Sicurezza di Monaco. Mail farlocche, insomma che sfuggono ai filtri antispam dei provider di posta elettronica. Si tratta di una campagna malevola, di tentativi di phishing volta a a frodare le potenziali vittime che rispondono al messaggio. A questo punto, cosa fare? Assolutamente nulla, nemmeno e soprattutto aprire il documento allegato in formato PDF, nonché evitare l’invio di una risposta via e-mail. Per maggiore sicurezza, ecco il vademecum stilato dalla Police di Monaco, che dovrebbe arginare eventuali derive, ma anche di essere bersagliati nuovamente nei prossimi mesi

  • I destinatari di questo messaggio sono invitati a :
  • NON RISPONDERE AL MITTENTE
  • Non aprire il documento allegato in formato PDF
  • Inoltrare la mail ricevuta a [email protected]
  • Contrassegnare il messaggio e/o il mittente come indesiderato nella propria casella di posta elettronica
  • Eliminare definitivamente il messaggio dopo averlo segnalato
  • Più in generale, vi ricordiamo che il Dipartimento di Pubblica Sicurezza non invia mai tali convocazioni via e-mail. Gli unici indirizzi di posta elettronica utilizzati dai servizi governativi sono [email protected]
  • Non basatevi sul titolo del mittente, che può essere scelto liberamente dall’autore, né sull’oggetto del messaggio.
  • L’indirizzo e-mail reale del mittente deve essere controllato toccando il campo < mittente > (su smartphone) o facendo clic con il tasto destro del mouse del mouse (su PC).
  • Alcuni indirizzi e-mail sono creati appositamente per sembrare indirizzi legittimi con un piccolo dettaglio la lettera (i) con la lettera (l), aggiungendo un punto (.) o qualsiasi altro carattere, per creare l’indirizzo di posta elettronica o qualsiasi altro carattere, al fine di creare confusione.
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