Il 24 giugno 2025, nella cornice dell’Hôtel Méridien di Monaco, si è svolta la “Conferenza dei Bambini Uniti per l’Oceano”, evento simbolico e partecipato che ha visto protagonisti gli alunni della classe 7e A dell’École Saint-Charles. Alla presenza di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco e di importanti figure istituzionali e scientifiche, i giovani relatori hanno presentato con sorprendente rigore e passione i risultati del progetto condotto all’interno dell’Aire Marine Éducative (AME) del Principato

Fondata nel 2018 dall’Association Monégasque pour la Protection de la Nature (AMPN), con il sostegno della Fondation Prince Albert II e del Governo del Principato, l’Aire Marine Éducative di Monaco rappresenta un esempio virtuoso di partecipazione scolastica alla tutela dell’ambiente marino. Ogni anno, infatti, una classe di scuola media ha la responsabilità di “gestire” una porzione del litorale monegasco — situata tra la diga Rainier III e il porto di Fontvieille — attraverso un’“azione per il mare” dal forte valore formativo ed ecologico.

Per l’anno scolastico 2024-2025, gli studenti hanno scelto come filo conduttore il tema “Conoscere meglio per proteggere meglio”, calandosi con entusiasmo nel ruolo di giovani scienziati. Dopo un’accurata formazione ai protocolli di ricerca, hanno condotto osservazioni e studi sul campo, raccogliendo dati e sviluppando una vera e propria diagnosi delle minacce ambientali che gravano sugli ecosistemi marini. Nel corso della conferenza, abilmente condotta da Elsa (presidente) e Mia (portavoce), gli alunni hanno illustrato le fasi salienti del progetto: dal censimento dei pesci all’impiego di tecnologie innovative come le videocamere BRUVS, passando per l’analisi dell’ADN ambientale, lo studio della catena alimentare, degli habitat naturali e dei reef artificiali. I risultati hanno permesso non solo di monitorare la biodiversità, ma anche di formulare raccomandazioni concrete, come la necessità di rafforzare i controlli, promuovere la sensibilizzazione, ridurre la plastica e i consumi, e adottare comportamenti più responsabili in mare. Durante l’incontro, i ragazzi hanno interagito con scienziati ed esperti, tra cui i dottori Heike Molenaar e Alexis Pey, e con personalità istituzionali di rilievo come S.E. Bernard Fautrier, Consigliere Speciale del Sovrano per l’ambiente, e Céline Caron-Dagioni, Ministro per l’Ambiente e l’Urbanismo. Il Principe Alberto II ha voluto sottolineare l’importanza delle AME e l’impegno del Principato, anche a livello internazionale, per la salvaguardia degli oceani.

Il momento più toccante è giunto al termine della conferenza, quando tutti i bambini hanno pronunciato all’unisono una frase che resterà impressa nei cuori dei presenti: “Proteggere l’AME significa proteggere anche il nostro futuro. Siamo i custodi di un mondo troppo spesso ferito. Il mare non è solo acqua: è la nostra missione!” Fondata su impulso del Principe Rainier III, l’Association Monégasque pour la Protection de la Nature è attiva da oltre 50 anni nella conservazione del patrimonio marino. Gestisce le Aree Marine Protette del Larvotto e delle Spélugues, promuove ricerche scientifiche d’avanguardia, in particolare sull’erbario di posidonia e le popolazioni ittiche, e ha saputo innovare anche nella realizzazione di reef artificiali, come dimostra l’uso della stampa 3D per i modelli più recenti, veri e propri pionieri nel mondo. Accanto all’attività sul campo, l’AMPN svolge un ruolo fondamentale nella sensibilizzazione dei cittadini, coinvolgendo grandi e piccoli in iniziative di scienza partecipata e diffondendo la cultura della sostenibilità. L’Aire Marine Éducative è una delle sue creazioni più significative, poiché dimostra che la consapevolezza ambientale si costruisce fin da bambini. Grazie al sostegno della Fondation Prince Albert II e delle autorità monegasche, il lavoro dell’AMPN continua a essere valorizzato in ambito accademico e internazionale, riaffermando Monaco come laboratorio d’eccellenza nella tutela della biodiversità marina. Un messaggio chiaro emerge da questa giornata: la protezione degli oceani passa attraverso la conoscenza, l’educazione e l’impegno collettivo. E i cittadini di domani sono già in prima linea. Crédit photos : Frédéric NEBINGER / Palais princier // Jean-Pierre DEBERNARDI / AMPN

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