Torino: il tennis conquista la capitale sabauda

Torino. Il fermento non si è ancora completamente estinto. Eh…sì. Perché gli Italiani si sono scoperti appassionati di tennis, aprendo quelle porte su quel campo su cui aleggiava una sorta di dimensione riservata, come nel capolavoro della lettura di Bassani, Il giardino dei Finzi-Contini. Quello sport che appassionava la gente, sì, ma solo in parte, ora è stato reso più popolare in un Paese nel quale impera il calcio, proprio grazie ai campionati mondiali che si sono svolti nella città sabauda dal 12 al 19 novembre 2023. Il commento di Silvia Giordanino

Biglietti esauriti da tempo, ottima ricaduta economica, entusiasmo alle stelle per queste ATP Finals, per non parlare dell’audience televisivo che vanta su RAI 1 5.493.000 spettatori per il 29,5% dishare. Su Sky il match è stato seguito da 1.193mila persone. Ha scalato la classifica, partita dopo partita, il ventiduenne italiano Jannik Sinner, trovandosi ad affrontare in finale il grandissimo Novak Djokovic che però era riuscito a sconfiggere qualche partita prima, il che ci aveva illusi. Nella finale Sinner ci riserva un rovescio a centoquaranta chilometri all’ora, diversi ace, ma non basta. Lo scettro rimane al campione serbo, il quale vince il suo settimo titolo. Sarà l’esperienza, ha trentasei anni, sarà il maggiore autocontrollo…Insomma nello sport si vince e si perde. Rimane comunque un gioco (spesso i tifosi del calcio se ne scordano), seppur ad altissimo livello, come in questo ed in altri casi. Agli esperti i commenti sportivi, noi preferiamo soffermarci sul lato umano dei due protagonisti della finale, sulle parole che hanno pronunciato dopo l’assegnazione della coppa l’uno nei confronti dell’altro, parole colme di stima. Djokovic riconosce in Sinner un grande talento, augurandogli il successo che merita. Sinner, lusingato, risponde che è stato un onore avere l’opportunità di avere come avversario in finale un numero uno, per lui una vera fonte di ispirazione. Poi si rivolge al pubblico presente, a quei dodicimila spettatori, ringraziandoli, con quel suo accento altoatesino che suona un po’ duro come il tedesco, di come l’hanno accolto, di come l’hanno fatto sentire a casa e benvoluto. Continua dicendo di spera di non deludere per la Coppa Davis. Il pubblico esplode inneggiando il suo nome. Faccia da bravo ragazzo e cuore grande. Diverse sono le testimonianze in questo senso: disponibile ad entrare in campo con un bambino per mano curato con la chemioterapia, uscito da poco dal Regina Margherita, l’ospedale pediatrico della città, tramite la richiesta di un’associazione, a dichiarare apertamente ai media “devo tutto alla mia famiglia”. Ovviamente ringrazia anche il suo team per la crescita che gli hanno permesso di fare. In serata, Djokovic, ospite in collegamento alla nota trasmissione condotta dal Fabio Fazio, strappa le risate quando, sorridendo, pronuncia queste parole “ Sinner? Diventerà il numero 1. Gli auguro cose bellissime, ma non quando gioca contro di me…”.

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