Token e blockchain: l’atteso debutto nel Principato di Monaco

Lo scorso mercoledì 30 settembre, presso il Ministero dello Stato del Principato di Monaco, è stata organizzata la prima riunione del neo-comitato istituito secondo quanto previsto dalla legge del 23 giugno 2020 relativa ai token, resa operativa con l’entrata in vigore con l’ordinanza Sovrana del 18 settembre scorso pubblicata recentemente sul Journal de Monaco.

Commission Jetons©Direction de la communication – Stéphane Danna

Il progetto di legge, presentato da Franck Julien in seno al Consiglio Nazionale di Monaco, inizia a prendere forma, soprattutto da quando è diventato esecutivo, dopo l’accordo del Governo, per decisione del Sovrano, SAS il Principe Alberto II di Monaco. Nel corso dell’incontro svoltosi alla presenza di Jean Castellini, Consigliere del Governo e Ministro dell’Economia e delle Finanze, di Frédéric Genta, Delegato interministeriale incaricato della transizione digitale, e di Pierre Silhol, Consigliere tecnico e rappresentante del Ministro di Stato, sono stati esaminati i testi necessari per fornire, alle aziende che faranno ricorso a finanziamenti attraverso l’utilizzo dei token – i noti gettoni elettronici – un quadro sicuro assicurato dalla tecnologia del Blockchain per realizzare importanti progetti economici. Secondo la nota, la legge ‘prevede in particolare che il rilascio di gettoni su qualsiasi dispositivo di registrazione digitale condiviso, come il Blockchain appunto, sia soggetto ad un’autorizzazione amministrativa obbligatoria, rilasciata dal Ministro di Stato sotto forma di etichetta, e previa consultazione con la commissione appositamente istituita a tal fine’.

A questa commissione, dunque, l’incarico non facile di esaminare, in particolare, se la società che emette i token intenda fornire informazioni sufficienti ai sottoscrittori e se la raccolta fondi offre tutte le garanzie necessarie in merito alle modalità di raccolta dei fondi e l’utilizzo degli stessi. Inoltra la procedura prevede la formulazione di un parere consultivo nell’ambito di eventuali sanzioni amministrative, e, tra queste, le modalità in caso di inadempienza, la sospensione o la revoca dell’autorizzazione concessa. Mettendo in pratica questo nuovo disegno di legge coerente con la politica di transizione digitale voluta da SAS il Principe Alberto II di Monaco, l’amministrazione crede che ora sia finalmente possibile sfruttare le potenzialità della tecnologia digitale attraverso un adeguato quadro legislativo. A tal fine lo stesso Sovrano aveva, tempo fa, affermato che “in un mondo digitale, l’utilizzo dei token rappresentano un’opportunità per intraprendere un nuovo ciclo di prosperità, dando impulso alle nostre aree di eccellenza economica, ma anche creando nuove fonti di crescita”. Secondo le nostre fonti, parrebbe che il numero di società che saranno abilitate ad emettere questo ‘token, inteso come sistema d’ informazione digitale inserito all’interno di una blockchain per la raccolta fondi, sarà limitato a pochi numeri all’anno.

QE-MAG@ZINE #25

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