Padre Olivier-Thomas Venard illumina la Biennale d’Arte Sacra di Mentone con una scultura che parla al cuore

Alla terza edizione della Biennale d’Arte Contemporanea Sacra (BACS), ospitata per tutto il mese di ottobre negli spazi del Museo Marabini – Martac di Mentone, spicca la presenza intensa e poetica di Padre Olivier-Thomas Venard, artista e teologo domenicano, che con la sua opera “La clef du Pardon” (La chiave del Perdono) offre una riflessione profonda sul mistero del perdono divino.

Conosciuto per il suo percorso singolare che intreccia arte, spiritualità e ricerca accademica, Padre Venard torna a esporre a Mentone dopo il successo del suo “Rosarium”, presentato alla BACS nel 2021 e oggi parte della collezione permanente del museo. Quest’anno, l’artista presenta la sua prima scultura: un’opera potente e simbolica, realizzata in pasta di carta modellata su una struttura di bambù, quercia e metallo, arricchita da pigmenti a tempera, foglia di rame e madreperla. Alta 142 cm, “La clef du Pardon” si presenta come una chiave monumentale e misteriosa, quasi un oggetto liturgico proveniente da un’altra dimensione.

L’opera si ispira al doppio registro iconografico della Passione di Cristo — in particolare al momento del coronamento di spine — e al racconto biblico del roveto ardente, in cui Dio rivela il proprio Nome a Mosè. Il risultato è una meditazione visiva sul perdono come atto divino, un “sì” eterno che brucia d’amore senza consumarsi. «Dio si prende al laccio del suo stesso amore», scrive Padre Venard nella presentazione dell’opera, «perché sa che l’umanità, fragile, fatica ad ascoltarlo. Eppure, insiste, si fa uomo, accetta la croce, e la sua corona è quella di spine». La scultura diventa così un simbolo tangibile di questa tensione tra dolore e redenzione, tra giustizia e misericordia. La presenza di Fr. Olivier-Thomas Venard alla Biennale non è solo un evento artistico, ma anche un’occasione di dialogo tra fede e contemporaneità. Membro dell’École biblique de Jérusalem e direttore del programma “La Bible en ses Traditions”, il frate-artista porta avanti da anni un lavoro di ricerca che unisce teologia, arte e cultura, coinvolgendo studiosi e creativi in un laboratorio interdisciplinare unico nel suo genere. La Biennale di arta sacra di Mentone, allestita all’interno del museo della collezione Marabini – Martac, si conferma così un crocevia di spiritualità e creazione, dove l’arte sacra non è nostalgia del passato, ma linguaggio vivo, capace di interrogare e ispirare. In questo contesto, l’opera di Fr. Venard si impone come una delle testimonianze più vibranti e significative di questa edizione. Un invito, silenzioso e potente, a riscoprire la bellezza del perdono.

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