Giardini di St-Martin a Monaco: una nuova mostra fotografica

Dopo aver svettato tre mesi nella sede dell’UNESCO a Parigi, approda sulla Rocca di Monaco la mostra fotografica “Proteggere il patrimonio mondiale marino dell’UNESCO attraverso la ricerca scientifica”, composta da 21 fotografie provenienti delle missioni realizzate dalle ‘Esplorazioni di Monaco’.

Explorations de Monaco_Photographie Direction de la Communication Manuel_ Vitali

Dal 2017, il Principato di Monaco ha concluso una partnership con l’UNESCO per rafforzare la conservazione e la comprensione scientifica dei siti marini iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale. Questa collaborazione strategica si è concretizzata, in particolare, nell’ambito della spedizione “Explorations de Monaco“. Oltre alla condivisione dei risultati provenienti dalle indagini scientifiche condotte durante quest’ultima missione, questa collaborazione contribuisce ad attirare l’attenzione internazionale sulle sfide da affrontare per la conservazione dei siti marini più emblematici del mondo. Tra i 50 siti marini iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, distribuiti in 37 paesi, ne sono stati scelti quattro nella mostra a cielo aperto in corso a Monaco Ville: il Parco Naturale della scogliera di Tubbataha (Filippine); il Santuario della fauna selvatica di Malpelo (Colombia); la Laguna meridionale delle Isole Chelbacheb (Palau) e le Lagune della Nuova Caledonia (Francia). Le fotografie, affisse alla recinzione che costeggia la strada che parte dalla Cattedrale fino al Museo Oceanografico di Monaco, sono il risultato di un lavoro di ricerca svolto da équipe scientifiche internazionali e multidisciplinari nel corso di diverse esplorazioni delle missioni monegasche secondo un programma ben preciso. Infatti la documentazione oggetto di questa iniziativa, 21 scatti in tutto, partono dal censimento della megafauna alla marcatura degli squali; e dall’ esplorazione delle acque profonde fino all’ adattamento dei coralli ai cambiamenti climatici. Ogni dettaglio, in alta definizione, è in grado di rivelare all’osservatore la grande varietà di habitat e di vita marina ancora in gran parte sconosciuta non solo al pubblico ma anche agli stessi biologi e ricercatori marini.

Explorations de Monaco_Photographie Direction de la Communication Manuel_ Vitali

Per questa ragione l’esposizione «Protéger le patrimoine mondial marin de l’UNESCO grâce à la recherche scientifique», in programma fino all’11 marzo 2021, deve essere intesa come un invito a conoscere meglio questi magnifici siti, oltre che una testimonianza di come le attività di ricerca essenziali per il monitoraggio dello stato di conservazione dei siti e la comprensione delle specie siano fondamentali per la protezione della biodiversità. Inoltre, per la sua vocazione, la mostra è inserita tra le attività organizzate nell’ambito del Decennio delle Nazioni Unite delle Scienze Oceaniche per lo Sviluppo Sostenibile (2021-2030), la cui preparazione è coordinata dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa (CIO) dell’UNESCO. Il lancio di questa importante operazione è previsto il 28 gennaio 2021, data in cui è prevista un incontro d’importanza strategica al quale parteciperà S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco. L’appuntamento, intitolato “La scienza di cui abbiamo bisogno per l’oceano che vogliamo”, vuole rappresentare un’opportunità unica per il mondo di moltiplicare gli investimenti nelle scienze oceaniche, mobilitando per l’occasione i più recenti progressi scientifici e le innovazioni per proteggere il nostro oceano – compresi i siti marini patrimonio dell’umanità – per le generazioni future.

QE MAGAZINE #28 2020

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