Monte-Carlo Film Festival de la Comédie: debutto con i fiocchi con Lelouch e la Brilli

Il maltempo che imperversa in tutta Italia non ha impedito all’istrionico conduttore di Striscia la Notizia e ideatore del Festival dedicato alla commedia – affiancato da una Nancy Brilli informa smagliante e il regista Claude Lelouch, qui in veste di Presidente della giuria – di aprire la conferenza stampa di presentazione della manifestazione giunta quest’anno alla sua 15 edizione.

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A qualche ora dal debutto della programmazione del primo 10 film in concorso (selezionati su 400 presentati) che termineranno con la serata di gala organizzata sempre al Grimaldi Forum – dove avvengono anche le proiezioni) il 3 marzo prossimo, Ezio Greggio, dopo i consueti ringraziamenti agli sponsor e ai partner, anche istitutionali come l’Ambasciata d’Italia a Monaco rappresentata dallo stesso ambasciatore SEM Cristiano Gallo, presente in sala,  ha scelto la formula del talk-show per far parlare i suoi ospiti. O meglio li ha simpaticamente intervistati, permettendo così alla platea di scoprire simpatici siparietti come quello raccontato da Lelouch, il quale, osannando le tragi-comédie,  ha sottolineato come sia difficile ma stimolante far sorridere con i drammi narrati sul grande schermo. “Con me lavorano sono attori che amo e tra loro, ogni volta, scelgo sempre qualche protagonista che non fa questo mestiere, come per primo si cimento Vittorio de Sica nei suoi film. E poi ci sono personaggi incredibili, come Jean-Paul Belmondo: sul set era ingestibile, per gli scherzi che faceva alla troupe. E Johnny Hallyday che ho seguito tutta la vita ma che mi sembrava un extraterrestre quando si accendevano le luci ed iniziava a cantare o recitare. Mi manca molto, come amico e come uomo” ha detto il registra francese che non ha mancato di ricordare del suo debole per gli attori che si esprimono in scena liberamente. Infatti lui è tra quei pochi che, ancora recentemente, gira ben oltre le scene stabilite, creando così dei capolavori che gli sono valsi decine di premi e riconoscimenti internazionali. Non da meno la Brilli, più riservata, ha fatto notare l’importanza della commedia come genere a cui la cinematografia concede pochi tributi, e non ha mancato di raccontare di come sia bello poter improvvisare sul set: “Si lavora sul canovaccio ma devo dire che ove ho potuto ho sempre improvvisato: quando capita di essere attore e autore è un gran privilegio per noi “.

 

 

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