Monaco riafferma il suo impegno per la tutela delle Alpi in occasione della 39ª riunione del Comitato “compliance” della Convenzione alpina

I rappresentanti dei Paesi che condividono la spettacolare catena alpina – Germania, Austria, Francia, Italia, Liechtenstein, Monaco, Slovenia e Svizzera – si sono riuniti nel Principato il 5 e 6 novembre per la 39ª riunione del Comitato “compliance” della Convenzione alpina

Con l’obiettivo dell’incontro di valutare il rispetto degli impegni assunti nel quadro della Convenzione e dei suoi protocolli, i partecipanti hanno confermato la volontà comune di tutelare un patrimonio naturale di inestimabile valore. Firmataria della Convenzione dal 1994, il Principato di Monaco partecipa attivamente, insieme ai sette altri Paesi e all’Unione europea, ai lavori volti a promuovere uno sviluppo sostenibile nello spazio alpino, un territorio dalle caratteristiche geografiche uniche e da equilibri ecologici estremamente delicati. Come sottolineato nel corso delle discussioni, la cooperazione transfrontaliera rimane la chiave per affrontare le sfide che interessano questa vasta area montuosa, dove la necessità di bilanciare crescita economica e salvaguardia ambientale impone una stretta coordinazione delle politiche nazionali e regionali.Durante la riunione, i membri del Comitato si sono concentrati in particolare sulla protezione dei suoli nelle zone umide e nelle torbiere alpine, ecosistemi oggi seriamente minacciati ma fondamentali per la biodiversità e per la loro funzione di serbatoi naturali di carbonio. Un altro tema centrale ha riguardato la verifica della conformità delle recenti misure di deregolarizzazione introdotte dall’Unione europea nel quadro della direttiva RED III, destinata ad accelerare lo sviluppo delle energie rinnovabili. Il Comitato ha concluso che tali disposizioni risultano compatibili con la Convenzione alpina, ricordando tuttavia che esse riguardano direttamente solo gli Stati membri dell’UE. Infine, i partecipanti hanno scelto di dedicare un nuovo ciclo di lavoro alle “zone alpine fragili”, aprendo la strada a ulteriori azioni comuni a tutela di questi ecosistemi sensibili. Con questa riunione, Monaco ha voluto ribadire il proprio impegno costante per una governance ambientale condivisa e per una gestione sostenibile dei territori alpini, confermandosi un attore attento e attivo nella cooperazione internazionale a difesa del patrimonio naturale europeo.

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