Monaco: preoccupante passo indietro del nuovo Ministro di Stato prima ancora dell’insediamento
Nel Principato di Monaco, un fulmine a ciel sereno scuote la scena politica. Philippe METTOUX, l’uomo indicato come prossimo Ministro di Stato dal Sovrano S.A.S. il Principe Alberto II, ha comunicato il proprio ritiro dall’incarico ancora prima di assumere ufficialmente le funzioni previsto il prossimo 4 luglio

È una notizia che, sebbene accompagnata da una nota ufficiale sobria e istituzionale da parte del Palais Princier, solleva sicuramente interrogativi e preoccupazioni sulla tenuta del sistema e sulla trasparenza dei meccanismi di potere dietro le quinte. Soprattutto perché pochi giorni fa, lo stesso Philippe METTOUX aveva espresso pubblicamente — attraverso un post su suo profilo LinkedIn — il suo entusiasmo per la fiducia ricevuta dal Principe che lo aveva scelto per guidare il suo Governo. Nel testo le sue parole, colme di orgoglio per la nuova responsabilità, lasciavano immaginare una transizione serena, all’insegna del rilancio e della stabilità. Ma qualcosa, evidentemente, è intervenuto a modificare radicalmente il quadro. Senza entrare nei dettagli, la nota ufficiale diffusa dal Palazzo, riferisce laconicamente che “S.A.S. le Prince a été informé par M. Philippe METTOUX de son désistement”. Un modo istituzionale per prendere atto di un passo indietro che non può non essere letto con inquietudine, soprattutto perché si apprende di “pressioni” ricevute da METTOUX ancor prima del suo insediamento. Pressioni di cui non si conosce la natura, ma che bastano a compromettere un incarico tanto delicato quanto strategico per l’equilibrio del Principato. Nel frattempo, Isabelle Berro-Amadeï continuerà ad assicurare l’interim alla guida del Governo, in attesa della nomina di un nuovo Ministro di Stato. Tuttavia, resta il senso di disagio per una vicenda che getta un’ombra sul processo di selezione e sull’ambiente in cui si inserisce chi è chiamato a servire lo Stato monegasco ai massimi livelli. In un contesto internazionale dove la reputazione del Principato è già messa alla prova da valutazioni critiche (come la recente classificazione UE tra i paesi “ad alto rischio”), questo episodio sembra aggiungere un ulteriore elemento di fragilità istituzionale. Quali forze o interessi sono capaci di far recedere un Ministro designato prima ancora che possa lavorare? Quale clima regna realmente ai vertici? Per ora, le istituzioni mantengono il riserbo. Ma nel silenzio ufficiale, cresce la sensazione che il caso Philippe METTOUX non sia soltanto una rinuncia personale, bensì un segnale allarmante sulla necessità di maggiore trasparenza, tutela e garanzia per chi assume ruoli chiave nella macchina dello Stato. La politica del Principato, tradizionalmente discreta e ordinata, sembra oggi esposta a nuove turbolenze. E la fiducia dei cittadini e degli osservatori internazionali merita risposte chiare. Aspettiamo gli sviluppi…
La reazione del Comune di Monaco:
“A seguito della rinuncia del Signor Philippe METTOUX all’incarico di Ministro di Stato, il Sindaco e tutti i membri del Consiglio Comunale desiderano riaffermare il loro incrollabile sostegno a S.A.S. il Principe Alberto II e rinnovare l’espressione della loro profonda devozione.
L’Istituzione comunale prosegue la sua stretta ed efficace collaborazione con il Governo del Principe sotto l’interim della Signora Isabelle BERRO AMADEÏ”
Ultimo ora: ecco il comunicato diffuso in queste ore dal Governo di Monaco: “Il Governo ha preso atto della rinuncia del Sig. Philippe METTOUX, che avrebbe dovuto assumere le sue funzioni il prossimo 4 luglio in qualità di Ministro di Stato. Desidera assicurare a S.A.S. il Principe Sovrano la propria piena determinazione e totale impegno, sotto la Sua Alta Autorità, al servizio del Principato. Esprime rammarico per le affermazioni malevoli diffuse dalla stampa e sui social network, il cui unico obiettivo è nuocere all’immagine e alla reputazione di Monaco. Il Governo resta pienamente mobilitato per proseguire nella propria azione, nel rispetto delle Istituzioni del Principato’
Comunicato del Consiglio Nazionale
Il Consiglio Nazionale prende atto della comunicazione del Signor Philippe Mettoux, il quale, atteso nel Principato il prossimo 4 luglio, ha annunciato la propria rinuncia ad assumere la carica di Ministro di Stato, affidatagli da S.A.S. il Principe Alberto II.Il Presidente Thomas Brezzo ha dichiarato:«In questo momento delicato, pur esprimendo rammarico per una situazione che comporta un ulteriore slittamento dell’arrivo di un nuovo Ministro di Stato, desidero assicurare al Principe Sovrano il pieno impegno delle Consigliere e dei Consiglieri Nazionali nel portare avanti la propria missione al servizio di Monaco e dello Stato di diritto.In un periodo in cui il Principato è osservato con attenzione dalle autorità internazionali, non possiamo tollerare che sia oggetto, ormai da qualche tempo, di attacchi di varia natura, anche mediatici, attraverso la diffusione di dichiarazioni volte a destabilizzarlo.In questo clima negativo, è importante che ognuno sappia che il Consiglio Nazionale continuerà ad esercitare pienamente le proprie prerogative e a compiere il proprio dovere, con indipendenza e costante dedizione al solo interesse generale, senza alcuna subordinazione – come invece insinuato da alcuni – ad interessi privati, nel rigoroso rispetto della nostra Costituzione e delle nostre Istituzioni.In attesa della nomina del nuovo Ministro di Stato, il Consiglio Nazionale proseguirà il lavoro con la Signora Isabelle Berro-Amadeï sui dossier in corso.Oggi più che mai, è fondamentale che ogni Monegasco, ogni residente e ogni attore economico del Principato agisca con responsabilità e moderazione, nell’interesse collettivo, tutelando l’immagine e la reputazione di Monaco, e dimostrando soprattutto determinazione nel difendere il nostro bene più prezioso: l’unità della nostra comunità nazionale attorno al nostro Sovrano.»
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