Monaco: le novità delle celebrazioni di Santa Devota

Saranno un po’ diverse, quest’anno, le celebrazioni della Patrona di Monaco, Santa Devota, per via delle misure sanitarie legate alla crisi della Covid 19, che non solo impediscono lo svolgimento del tradizionale spettacolo pirotecnico ma prevede anche la dislocazione della barca da ardere e annulla la processione a Monaco Ville, sostituita da una semplice benedizione sulla piazza della Cattedrale alla fine della Messa prevista il 27 mattina. Ma voi, conoscete la storia di Santa Devota?

Martedì 26 e mercoledì 27 gennaio, le celebrazioni della Santa Devota, Patrona di Monaco, ripercorreranno le tappe di una delle più antiche tradizioni del Principato di Monaco, permeandone la cultura nazionale in campi così diversi come la religione, la folklore, credenze popolari, storia, letteratura, arti, pittura, musica, folklore, folklore numismatica o filatelia. Questa tradizione, derivante dalla leggenda conosciuta come “Leggenda di Santa Devota”, trasmessa da un documento medievale, occupa un posto privilegiato nel cuore dei monegaschi. Infatti, fedeli alla storia tramandata nei secoli, parrebbe che Devota (Dévote), giovane cristiana originario della Corsica, sarebbe stata martirizzata da Prefetto Barbaro sotto gli imperatori Diocleziano e Massimiano.

Il suo corpo, trafugato dai fedeli durante la notte successiva alla sua truce uccisione avvenuta per non aver voluto rinnegare la sua fede, sia stato trasportato su una barca, per essere sepolto in Nord Africa (allora terra cristiana). L’imbarcazione è stata spinta da venti contrari a Monaco che fu sepolta nella valle detta “des Gaumates”, il 27 gennaio dell’anno 303 o 304. Sotto Onorato II, nel XVII secolo, Sainte Dévote divenne patrona di Monaco. La tradizione è stata stabilita negli anni 1870: ogni anno, una barca su una pira viene bruciata in presenza del Sovrano, della famiglia principesca e di molte personalità monegasche. Il 27 gennaio, giorno della festa, una messa solenne è celebrata nella cattedrale dall’arcivescovo di Monaco. Partecipando alla cerimonia religiosa, la famiglia regnante, i rappresentanti del governo monegasco e del Consiglio Nazionale, insieme a molti fedeli, formano una comunità solidale, come avviene da centinaia di anni in questa occasione. In condizioni diverse – ricordiamo che l’emergenza Covid19 ha sconvolto il consueto programma previsto per le celebrazioni, alla fine della Messa, si allineano dietro la teca (scortata dai Carabinieri del Principe) che conterrebbe una reliquia della Santa, che sfila per Monaco Ville fino al Palazzo del Principe di Monaco: qui una guardia d’onore e l’orchestra del Carabinieri del Principe rendono omaggio alla Santa. Un celebrante benedice poi la Famiglia Principale con il reliquie che vengono portate in processione verso i bastioni dove un altro celebrante benedice la città e la sua popolazione. Infine, di fronte alla cattedrale, l’ultima e più significativa benedizione al mare ad ai pescatori. Quest’anno, dicevamo, gli orari delle cerimonie sono state anticipate per rispettare il coprifuoco delle 19:00 (tutte le informazioni sono sul sito del Comune di Monaco www.mairie.mc). Inoltre si ricorda che il pubblico non potrà accedere a Place Sainte Dévote durante la funzione del 26 gennaio; il rogo della barca avrà luogo sul Quai Albert 1er, lato Nord e non ci sarà alcun spettacolo pirotecnico.

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