Monaco e la riforma del tabagismo: tra tutela della salute e responsabilità collettiva
La recente riforma legislativa sul tabagismo adottata dal Governo del Principato di Monaco rappresenta un passo significativo nella tutela della salute pubblica e nella protezione dell’ambiente. Questa iniziativa, che include il divieto dei dispositivi elettronici di vapotaggio monouso, si inserisce in una strategia più ampia volta a ridurre l’attrattività dei prodotti del tabacco tra i giovani e a contrastare l’aumento dei rifiuti derivanti da questi dispositivi.

Come sottolineato durante il voto della proposta di legge n° 264 dibattuta e approvata dal Consiglio Nazionale di Monaco, il principale obiettivo di questa riforma è la protezione dei giovani. Sono loro i più esposti ai rischi del tabagismo e ai prodotti derivati, sempre più accattivanti e accessibili. Inoltre, la crescente sensibilità ambientale delle nuove generazioni ha spinto le istituzioni a intervenire per limitare l’impatto ecologico dei dispositivi elettronici di vapotaggio monouso, che contribuiscono all’aumento dei rifiuti plastici. Questa riforma è stata fortemente influenzata dai lavori del Think Tank 2024, un’iniziativa che ha coinvolto giovani e esperti per sviluppare soluzioni legislative efficaci. Grazie al loro contributo, il Consiglio Nazionale ha potuto elaborare una proposta di legge che rispondesse alle esigenze della popolazione e alle sfide ambientali attuali. Nello specifico, l’inserimento della proposta di legge nell’ordine del giorno di una Séance Publique durante la sessione autunnale ha accelerato il processo legislativo, portando il Governo di Monaco a presentare un progetto di legge complementare. Questo dimostra come la lotta al tabagismo sia diventata una priorità condivisa tra le istituzioni, considerando il suo impatto sulla salute pubblica e sull’ambiente. La riforma, che testimonia l’impegno crescente nel proteggere la popolazione dagli effetti nocivi del tabacco, assicurando al tempo stesso un maggiore controllo sulla diffusione dei prodotti legati al consumo di nicotina, si può riassumere in questi quattro orientamenti principali che sono:
- Adeguamento della legislazione all’evoluzione del mercato del tabacco, con una regolamentazione più stringente sui prodotti correlati e sui dispositivi elettronici per il consumo di tabacco.
- Maggiore tutela dei minori, innalzando l’età legale per l’acquisto e il consumo di prodotti del tabacco a 18 anni, al fine di contrastare la diffusione del fumo tra i giovani.
- Espansione delle aree in cui il consumo di tabacco è vietato, con l’obiettivo di intensificare la lotta contro il tabagismo passivo e garantire una maggiore protezione della salute pubblica.
- Divieto assoluto dei dispositivi elettronici monouso, noti come “puffs”, per ridurre l’attrattività di questi prodotti tra i giovani, limitarne i rischi sanitari e contrastarne l’impatto ambientale.
Christophe Robino, Consigliere di Governo-Ministro degli Affari Sociali e della Salute, ha accolto favorevolmente la riforma, sottolineando che rappresenta un’importante svolta nella strategia di salute pubblica del Principato di Monaco. Questa misura pone al centro la protezione della gioventù, la prevenzione del tabagismo passivo e la tutela dell’ambiente, consolidando il ruolo di Monaco come Paese all’avanguardia su questi temi.


Il confronto con la normativa italiana sul tabacco
Anche l’Italia, nel corso degli anni, ha implementato politiche sempre più rigorose contro il tabagismo, a partire dalla legge n. 3 del 16 gennaio 2003, nota come “Legge Sirchia”, che ha introdotto il divieto di fumo nei luoghi pubblici chiusi. Questa normativa ha avuto un impatto significativo nella riduzione dei rischi legati al fumo passivo.
Ulteriori sviluppi sono stati introdotti con la direttiva europea 2014/40/UE, recepita in Italia dal Decreto Legislativo n. 6 del 12 gennaio 2016, che ha imposto nuove restrizioni, tra cui:
- Il divieto di fumo in auto in presenza di minori e donne in gravidanza.
- L’inasprimento delle norme sui messaggi di avvertenza sanitaria sui pacchetti di sigarette.
- Il divieto di pubblicità e sponsorizzazione per prodotti legati al tabacco.
- La regolamentazione dei prodotti da inalazione, inclusi sigarette elettroniche e tabacco riscaldato.
L’Italia, come Monaco, ha dunque adottato un approccio sempre più severo verso la protezione della popolazione e la prevenzione del consumo di tabacco, in particolare tra i giovani. Tuttavia, una differenza significativa tra le due normative riguarda il divieto totale dei dispositivi elettronici monouso, che Monaco ha già implementato mentre l’Italia deve ancora intervenire con misure analoghe. La riforma adottata dal Principato rappresenta un importante passo avanti nella lotta al tabagismo, ponendo ambiente, salute e responsabilità collettiva al centro dell’azione legislativa. In un contesto europeo sempre più orientato alla riduzione del consumo di tabacco, Monaco si afferma come un precursore, seguendo un modello simile a quello italiano ma con politiche ancora più avanzate. Questa tendenza suggerisce che anche l’Italia potrebbe presto introdurre nuove misure più restrittive, rafforzando il quadro normativo esistente per garantire una protezione più efficace della popolazione e un impatto positivo sulla salute pubblica.
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