Il PizziNO: la televisione asincrona
In settimana la “nostra” Maria Bologna, giornalista e direttrice della testata di Monaco che state leggendo, è stata ospite, insieme a Louisette Azzoaglio e Marina Como, del programma TG2 Italia in occasione dell’anniversario della nascita della Principessa Grace di Monaco.
Non sono riuscito a vedere la trasmissione in diretta, quindi in seguito parlando con lei, la cosa più naturale che le è venuta in mente è stata: ok, ti mando il link così la vedi. Tutto normale oggi. Una trasmissione viene poi anche pubblicata sul web e diventa visibile a tutti coloro che la tv la bazzicano poco o a chi semplicemente vuole rivedere un contenuto in tempi diversi. Però se ci pensiamo questa è una conquista recentissima, anche se ormai la diamo per scontata.
C’è stato un tempo in cui la TV era un rito pagano, gli appuntamenti in diretta erano vissuti in famiglia come eventi epocali. Penso ai Sanremo in bianco e nero della mia infanzia, ai Rischiatutto del compianto Mike alle dirette fiume che coprivano un evento giornalistico rilevante, dalla tragedia di Vermicino alla guerra nel golfo. Ci si raccoglieva davanti alla televisione e si viveva la diretta con onesta e ingenua emozione. Passato quel momento restava solo la nostra memoria e il ricordo soggettivo. Oggi il consumo dei contenuti televisivi è completamente asincrono ed è generalmente vissuto in solitudine proprio perché consumato nei ritagli di tempo, magari dal telefonino e negli orari più strani. Lo sanno benissimo gli adolescenti, i nativi digitali, che la televisione classica quasi non la accendono più. Il loro mondo è asincrono e online, si tratti di Youtube, di Rai play o Netflix. Il digitale è replicabile all’infinito e non si deteriora ed è bello sapere che di ogni trasmissione Tv odierna esiste una copia visibile online. E’ altrettanto bello sapere che negli archivi Rai e’ disponibile gran parte della programmazione in bianco e nero dei decenni 60/70. Sì perché pensando ad alcuni programmi Tv di oggi mi é venuta voglia di rivedermi un Walter Chiari d’annata..