Giornata Mondiale contro l’omofobia: l’appello da Monaco…
A qualche giorno dalla proclamazione del vincitore dell’Eurovision 2024, Nemo Mettler, artista fluido no gender, come ha dichiarato lui stesso ed espresso nella sua canzone The Code, si celebra oggi la Giornata Mondiale contro l’omofobia, e anche a Monaco è polemica
“Le coppie dello stesso sesso e i nuclei familiari di coppie dello stesso sesso che vivono a Monaco non possono beneficiare delle stesse tutele legali delle coppie sposate di sesso opposto”. Esordisce così un comunicato stampa diramato per la prima volta dall’associazione monegasca MON’ARC EN CIEL, creata ‘per difendere e promuovere i diritti e le libertà individuali e collettive delle persone LGBTQ+ che vivono nel Principato di Monaco’. Il testo, che cita anche esempi e casi concreti, prosegue poi sottolineando che, di fatto, Monaco è il Paese meno sviluppato dell’Europa Occidentale in termini di uguaglianza LGBTQ+: “Il Principato di Monaco è al 44° posto su 49 Paesi dell’Europa e dell’Asia centrale monitorati ogni anno da un’organizzazione internazionale per i diritti civili che si batte per la parità di diritti civili ed economici dei cittadini LGBTQ+. Solo 5 Paesi hanno un punteggio inferiore a quello di Monaco e sono la Bielorussia, Russia, Armenia, Turchia e Azerbaigian”.
I responsabili dell’associazione MON’ARC EN CIEL, preso atto della situazione, hanno quindi deciso di far chiarezza su alcune dinamiche monegasche a loro dire discriminatorie, prendendo spunto da statistiche provenienti dalla MAPPA RAINBOW (accessibile cliccando qui) giunta alla sua dodicesima edizione e pubblicata dall’Associazione Internazionale Lesbiche e Gay (ILGA), grazie al cofinanziamento dalla Commissione Europea. “La Rainbow Map utilizza sette categorie e 74 criteri per esaminare le leggi e le politiche LGBTQ+ di ogni Paese, tra cui l’uguaglianza e la non discriminazione sul posto di lavoro e a casa, di cui è possibile vedere i recenti aggiornamenti dei dati cliccando qui. Sebbene i legami storici di Monaco con la Chiesa cattolica siano spesso citati come spiegazione per la sua scarsa performance, non c’è nessun altro Paese prevalentemente cattolico nella top 10%. Infatti, il primo Paese della MAPPA RAINBOW è Malta, la cui popolazione è cattolica al 96% e la cui Costituzione stabilisce che il cattolicesimo è la religione di Stato. Sebbene quasi la metà dei 49 Paesi coperti dalla MAPPA RAINBOW riconosce le unioni civili o i matrimoni tra coppie dello stesso sesso, Monaco – sostengono gli attivisti di MON’ARC EN CIEL, non è in grado di riconoscere i matrimoni giuridicamente vincolanti in altri Paesi comporta una significativa perdita di diritti civili ed economici”. Come reagirà il Governo di Monaco? Attendiamo…
QE-MAGAZINE è il primo ed unico periodico digitale in italiano del Principato di Monaco (Facebook, Instagram e Twitter) che propone anche una versione stampabile del magazine digitale ESCLUSIVAMENTE agli abbonati che ne facciano richiesta. Seguiteci anche su nostro canale YOUTUBE MonteCarloBlog e anche sul nostro canale Telegram Monaco Pocket