Tempesta Alex: le opere di Brian Finch per un oratorio
Abbiamo sentito parlare di Brian Finch già nel 2019, in quanto una delle sue opere era presente tra quelle selezionate nell’ambito della Prima edizione della Biennale di Arte Contemporanea Sacra (BACS), organizzata dalla cineasta e mecenate Liana Marabini a Mentone, in Costa Azzurra
Dal 1 al 31 ottobre 2019, BACS è stato un evento di gran successo allestito all’interno dei saloni del suo palazzo Belle Epoque (Grand Hotel des Ambassadeurs, www.gha-menton.com) e, a parteciparvi c’era anche un’opera di Finch, raffigurante un trifoglio delicatamente appoggiato su un raro e antico manoscritto che, con altri soggetti come frutta, verdure o ortaggi, freschi o in via di decomposizione, ora fa parte di una sua personale intitolata ‘De Fructibus’ prorogata fino al 31 gennaio 2021 ed allestita nuovamente nelle sale del Palace mentonese.
In verità, però, come apprendiamo da un recente comunicato stampa – la vendita delle 30 opere realizzate nel 2019 e 2020 da Finch (pseudonimo utilizzato da un noto collezionista di manoscritti) non ha alcun fine di lucro perché, l’artista, insieme a Liana Marabini, ha deciso di sostenere una nobile causa.Infatti il ricavato dell’esposizione è interamente destinato alla costruzione di un oratorio nel villaggio francese di Tenda – paese annientato dal passaggio della Tempesta Alex che si è abbattuta nel sud della Francia e nell’imperiese gli scorsi 2 e 3 ottobre 2020 – e sarà intitolato alla memoria del pastore Joseph Giordano. Quest’ultimo, purtroppo, è tra le vittime che hanno perso la vita in quei giorni: Giordano però avrebbe potuto salvarsi se non avesse cercato, invano, di salvare il suo gregge. Purtroppo, come riportano le cronache, lo smottamento del terreno ha causato una frana inaspettata che ha trascinato via sia le pecore che il pastore, il cui corpo è tuttora disperso.
Per ricordare e commemorare in qualche modo la storia di questo uomo ordinario diventato eroe e martire per amore dei suoi animali, Brian Finch, in questo caso in doppia veste di artista e mecenate non ha esitato un attimo a trasformare il messaggio della sua mostra in un atto concreto di speranza: “Nelle mie opere cerco spesso di mettere in luce la dualità dell’essere umano, tra l’eternità dell’anima (rappresentata dai manoscritti, creati secoli fa e che sopravvivono agli uomini, generazione dopo generazione) e la deperibilità del corpo, rappresentata dai frutti freschi o in via di decomposizione. Poter contribuire alla costruzione di una struttura dedicata alla memoria di una delle tante vittime causate dalla furia distruttiva di un evento inatteso come la Tempesta Alex, è per me un dovere per le generazioni future che potranno servirsene liberamente”. Liana Marabini, a sua volta, ha aggiunto: “Conosco da anni la sensibilità di questo iconico artista, Brian Finch, e non mi sorprende che non abbia esitato a devolvere il ricavato della vendita delle sue opere per costruire questa opera intitolata a Joseph Giordano. Ovviamente non posso fare altro che associarmi a questa iniziativa che spero trovi il successo che meriti, oltre ad essere ad esempio per altre persone sensibili alla causa. L’oratorio sarà realizzato da un artista che sceglierò fra diversi che dovranno inviarci i loro progetti per l’oratorio.” Qui il link del video: https://youtu.be/60QXNy7BiKk . Questi invece i link per saperne di più: https://biennale-bacs.com/index.php/catalog/ oppure https://brianfinch-art.com/exhibitions
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