Monaco accelera sulle riforme: giustizia più forte e norme familiari più chiare. Il Consiglio Nazionale approva due testi chiave

Il Consiglio Nazionale di Monaco ha approvato giovedì 6 novembre scorso due testi legislativi destinati a incidere in modo significativo sul funzionamento della giustizia e sulla tutela delle famiglie del Principato. Una doppia riforma che riflette la volontà politica di rafforzare l’efficienza dello Stato e di adeguare il diritto monegasco alle esigenze di un Paese sempre più internazionale

Il primo testo, il progetto di legge n°1109 relativo alla “réserve judiciaire”, risponde alle raccomandazioni del Comitato Moneyval, che chiede a Monaco di potenziare i propri strumenti giudiziari, soprattutto nelle indagini legate al riciclaggio di capitali e al finanziamento del terrorismo. Per far fronte al carico crescente di procedimenti, la nuova legge consente al Principato di richiamare temporaneamente magistrati esperti, spesso già in pensione, per svolgere missioni mirate senza sostituire i magistrati permanenti. Il ricorso a questi “riservisti” sarà rigidamente regolato: priorità ai professionisti monegaschi, formazione obbligatoria in diritto locale per eventuali magistrati stranieri e una durata massima di dieci anni, a garanzia del carattere eccezionale del dispositivo. Il Presidente del Consiglio Nazionale, Thomas Brezzo, ha definito il meccanismo «una risposta immediata», precisando però che «la Justice monégasque doit rester monégasque» ossia che la a ‘Giustizia monegasca deve restare monegasca’; e che la vera sfida resta formare giovani magistrati nazionali per preservare una giustizia d’eccellenza. Anche Christine Pasquier-Ciulla, Presidente della Commissione di Legislazione, ha salutato il testo come frutto di un lavoro costruttivo con il Governo, auspicando però una prosecuzione della riforma dello statuto della magistratura per renderlo più attrattivo e adattato alle esigenze del territorio. Con questa approvazione, Monaco compie un passo decisivo nel percorso verso la piena conformità agli standard internazionali e invia un segnale chiaro sulla volontà di uscire quanto prima dalla lista grigia del GAFI.

La seconda legge approvata, la proposta n°272 dedicata al Diritto internazionale privato, aggiorna un settore fondamentale in un Paese che ospita più di 140 nazionalità. Successioni, matrimoni, divorzi e donazioni coinvolgono sempre più spesso legislazioni diverse, rendendo indispensabile un quadro chiaro e stabile. La riforma introduce strumenti che permetteranno di evitare conflitti tra normative straniere in caso di eredità, accelerare le procedure grazie alla possibilità per il giudice monegasco di rilasciare direttamente atti successori, regolare meglio le donazioni internazionali e mettere in sicurezza le situazioni in corso, evitando zone d’ombra o vuoti giuridici. «Il Diritto internazionale privato è un vero strumento di organizzazione patrimoniale che riguarda tutti» ha ricordato Pasquier-Ciulla, sottolineando l’importanza, per un Principato cosmopolita, di un sistema comprensibile, stabile e attrattivo. Le due votazioni segnano, complessivamente, un avanzamento importante: da un lato rafforzano l’efficacia della giustizia e la credibilità internazionale del Paese; dall’altro offrono alle famiglie e ai residenti un quadro giuridico più moderno e sicuro. Un passo ulteriore nella direzione di un Monaco sempre più preparato alle sfide globali e fedele alla sua tradizione di eccellenza istituzionale.

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