Intrappolato nella Trap
La musica è cambiata. La percezione della musica è cambiata.
Ascolto con grande interesse i fenomeni musicali attuali, i successi commerciali che passano in radio e le Youtube hit, ma mi sento a disagio. Non è il disagio del vecchio che non capisce e non si sa adattare, è la concreta disillusione di un ex musicista che vede sgretolarsi intorno a sé un mondo che è stato per tante generazioni fonte di ispirazione, emulazione e arricchimento spirituale.
La musica era già diventata “semplice” con l’avvento della dance e della synt-pop music, ma aveva in sé una ricerca, una sperimentazione che dava autorevolezza a prodotti come quelli dei Kraftwerk e di tanti altri artisti della scena internazionale. L’avvento delle nuove tecnologie, dei sequencer e dei campionatori crearono una sorta di rinascimento artistico, una lunga fase di creatività che ha prodotto negli anni ottanta e in quelli seguenti brani unici e irripetibili, personali e nuovi.
Il campionatore era il sogno avverato dei futuristi come Luigi Russolo che col suo “Intonarumori” fu il precursore di strumenti di culto come l’Emulator e il Fairlight CMI che diedero impulso creativo e caratterizzarono band come i Depeche Mode (per citare i più famosi). Quel tipo di produzione può non piacere, ma non si può fare a meno di riconoscergli il beneficio della originalità e della orecchiabilità.
Oggi con l’avvento della musica Trap tutto è cambiato.
Da Wikipedia: Trap (genere musicale) “La musica trap è caratterizzata da testi cupi e minacciosi, che comunque possono essere molto diversi per ogni rapper. I temi tipici rappresentati nei testi sono la vita di strada tra criminalità e disagio, la povertà, la violenza, lo spaccio di sostanze stupefacenti, e le dure esperienze che l’artista ha affrontato nei dintorni della sua città”
Siamo di fronte a giovanissimi (cito Young Signorino e Sphera Ebbasta su tutti) che si atteggiano a duri, a uomini di strada, sulla scia emulativa dei gansta rapper americani, ma che fino a ieri andavano alle scuole medie, e il massimo della trasgressione è stato fumarsi una canna dopo la scuola. Ma diventano a loro volta oggetto di emulazione, un riferimento “alto” per i coetanei che sono (oggi più che mai) senza riferimenti artistici precisi ed elevati. Noi abbiamo avuto gli Stones, i Level42 gli Earth, Wind & Fire, loro hanno Young Signorino con i suoi tatuaggi in faccia e la sua musica che è la traduzione acustica di una cattiva digestione.
Peccato, un’occasione mancata per questa generazione.