Felicia Kingsley: “Ho cominciato scrivendo le mie storie su quaderni e floppy disk”

Carl Gustav Jung li ha definiti eventi sincronici. Ben lungi dal paragonarmi a lui, se non altro perché non ho la barba, io li chiamo scintille, incontri inaspettati che accendono di ebbrezza le nostre quotidianità. Poco si conosce della loro regia occulta ma la mia intervista a Felicia Kingsley, l’autrice di storie d’amore che
scalano le classifiche, ha qualcosa di magico. Io sono Patrizia Ruscio e, per QE-MAGAZINE, vi racconto com’è andata.

I primi di marzo di quest’anno mi sono ritrovata a Bologna, sull’autobus diretto in fiera. Una folla di gente di tutte le età si schiacciava contro i sedili e i vetri del veicolo. Erano i giorni del Children’s Book Fair e quella fiumana di persone si riversava all’evento legato all’editoria per ragazzi più importante del mondo. Notai un paio di giovani donne che parlavano allegramente. Qualcosa in loro mi colpì, non saprei dire cosa, sta di fatto che ho attaccato bottone. Lì, su quell’autobus affollato ho iniziato a chiacchierare con queste due simpatiche signore fino a scoprire che si trattava di Martina Donati, coordinatrice editoriale di Newton Compton, e Felicia Kingsley, l’autrice bestseller di romance. I suoi libri sono campioni di vendita, ben oltre 750 mila copie in Italia. Vanta 20 milioni di visualizzazioni su Tik Tok e quasi 50 mila follower su Instagram. Di lei sappiamo che è nata nel 1987, vive a Modena e fa l’architetta. Ogni suo romanzo schizza ai vertici delle classifiche e conferma il suo titolo di regina del romance. L’occasione è ghiotta per un’intervista che Felicia, gentilmente, mi accorda.


È la prima volta che viene al Children’s Book Festival?
Sì. Venirci è stato innanzitutto un modo per incontrare la mia editor. Lei vive a Firenze e io a Modena, non ci vediamo quasi mai e questa era l’occasione giusta. Da madre di un bimbo di due anni sono anche molto curiosa di conoscere questo modo e vedere dove nascono le storie per i piccoli lettori.
Sta pensando di scrivere racconti per ragazzi?
Per il momento non è tra i miei programmi ma nella vita mai dire mai.
Dove trae ispirazione per i suoi romanzi?
Ho sempre fantasticato molto e sono stata una lettrice prima ancora che un’autrice di romance. Da lettrice mi appassionavano le storie d’amore che parlavano delle prime cotte, dei primi batticuori e dei primi bisticci tra amiche. Poi, a un certo punto, hanno iniziato ad arrivarmi le idee. Non ero io a sceglierle, arrivavano naturalmente e ho sentito l’esigenza di scrivere queste storie.
Che ricordi ha di quel periodo?
Ricordo che fissavo le mie idee sui quaderni di scuola. Ancora li conservo insieme ai primi floppy disk. Anche oggi funziona così. Fantasticare è una mia esigenza, le idee arrivano senza che io le cerchi e io le appunto.
Dal self publishing alla pubblicazione con la Newton Compton. Ci racconti com’è andata… Quando ho iniziato a scrivere non avevo internet in casa. A sedici anni ho scoperto fanfiction, un prozio di wattpad, e ho iniziato a scrivere storie su Harry Potter. Ho portato avanti la mia passione per la scrittura fino nel 2012, anno in cui insieme al fenomeno di EL James è esplosa anche l’autopubblicazione. Mi sono detta che poteva essere una buona occasione per iniziare, finire e pubblicare una storia evitando i tempi lunghi dell’editoria. Ho pubblicato così il mio primo romanzo, “Bugiarde si diventa”. Il romanzo ha galleggiato un po’ nel web e io ho continuato la mia vita. Non conoscevo le regole dell’auto pubblicazione e a quei tempi non nutrivo una vera e propria ambizione a pubblicare con un editore tradizionale. Dopo due anni ho scritto “Matrimonio di convenienza” ma nel frattempo avevo imparato come
funzionano le community che si interessano e sapevo a chi rivolgermi per promuoverlo. All’epoca c’erano i blog, oggi vanno forte le influencer su Instagram e Tik Tok. Ho chiesto ad alcune blogger se erano interessate a leggere e recensire il mio romanzo.
Come sono stati i riscontri?
Sono state molto carine e disponibili, le recensioni sono state positive e il passaparola ha spinto il romanzo ai primi posti delle classifiche. Martina, che adesso come allora le tiene d’occhio, mi ha contattata.
Scrivere romance tinge di rosa anche la vita?
Conduco una vita normale. Ho un bimbo e un compagno da dieci anni. La nostra storia d’amore è Cosa apprezza particolarmente nello scrivere romanzi d’amore?
I romance ci permettono di curiosare tra gli up e i down del mondo delle relazioni. E ci si diverte molto perché non si rischia di farsi male.
Chi è la sua autrice di romance straniera preferita?
Ho 36 anni ne ho tante di preferite. Di recente ho scoperto Colleen Hoover, poi c’è Elisabeth Benavent, un’autrice spagnola, e naturalmente la Kinsella.
E tra le italiane?
Ti direi Alessia Gazzola e Paola Chiozza. Con loro ho avuto modo di stringere rapporti d’amicizia che vanno oltre l’ autorialità.

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