CHOKOLASHOW 2025: navigare tra cioccolato e solidarietà

Tra il profumo dolce del cioccolato e l’energia creativa dei presenti, nei rinnovati spazi di Wannenes Maison d’enchere, lunedì 15 settembre, nel pomeriggio, si è svolta la consegna ufficiale delle otto tavole di cioccolato agli artisti selezionati per la seconda edizione di CHOKOLASHOW, quest’anno dedicata al tema del mondo nautico. Ce lo racconta la nostra Koly Setten

È stato un pomeriggio ricco di emozioni, che ha raccolto attorno a sé partner, amici e appassionati, tutti uniti dalla magia di un progetto che continua a crescere sotto la guida della Monaco International Hub Association, presieduta dalla giornalista e ideatrice Maria Bologna. Gli otto artisti selezionati hanno davanti a sé dieci giorni per trasformare le grandi tavolette di cioccolato in creazioni uniche, ispirate ai simboli nautici estratti a sorte durante l’incontro. Dal 25 settembre al 10 ottobre, queste opere, infatti, saranno esposte al pubblico presso le sale della casa d’aste Wannenes di Monaco, e i visitatori potranno votare la loro preferita. Ma la vera celebrazione arriverà con il Villaggio CHOKOLASHOW, che aprirà al Méridien Beach Plaza di Monte-Carlo il 13 e 14 ottobre, con ingresso libero, dove arte, cioccolato e solidarietà si fonderanno in un’esperienza immersiva. L’evento culminerà con l’asta benefica del 14 ottobre, alla presenza di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco, con il ricavato devoluto a otto associazioni, a dimostrazione concreta di come l’arte possa trasformarsi in un gesto di generosità.

Otto artisti, otto visioni, otto linguaggi che si incontrano sullo stesso materiale: il cioccolato.

Patrick Bibal, parigino, ha iniziato negli anni ’80 nel mondo del fumetto, passando dal bianco e nero al colore, esplorando tecniche come acrilico, collage, fotografia e materiali di recupero. Le sue opere uniscono materia e colore in un flusso di emozioni che unisce chi osserva. Toni Belfatto, figura di riferimento nell’estetica e nella dermopigmentazione, trasforma il gesto artistico in un’esperienza di bellezza riconosciuta a livello internazionale, tra premi e collaborazioni prestigiose come il progetto Dermoart Collection con Vittorio Sgarbi. Luca Bestetti, che è stato un passato un giovane allievo diretto di Giorgio De Chirico, porta il neo-futurismo nelle strade e negli spazi più inaspettati, fondendo pittura, scultura, installazioni e performance in un linguaggio che pulsa di energia e movimento. Monica Di Rocco, artista e art-terapeuta tra Italia e Francia, lavora quotidianamente con persone vulnerabili, migranti e pazienti psichiatrici, trasformando l’arte in un ponte di cura, grazie alle sovvenzioni dell’ associazione monegasca Eugenio Benedetti Gaglio. Ilham El Jadaoui, nata a Casablanca, ma residente a Monaco, integra nelle sue opere pittura, magnetismo e pietre preziose, raccontando la bellezza della natura e della vita. Fabienne Henry, artista-designer, crea veri e propri rituali artistici ispirati alla meditazione e alla memoria del mondo, come i progetti con l’École de la Mer e il Musée du Coquillage di Saint-Jean-Cap-Ferrat. Manou, alias Emanuela Vavassori, esplora la carta e materiali inconsueti come inchiostri giapponesi, caffè e spezie, dando forma a emozioni magmatiche sospese tra figurazione e astrazione. Ed infine Patrizia A. Salles, con un percorso internazionale, intreccia storia, archeologia e natura, con opere presenti in collezioni museali e private in tutto il mondo, cercando sempre di ispirare un futuro più consapevole e inclusivo. A suggellare questa edizione, il trofeo sarà realizzato da Valentina Trassy, vincitrice della scorsa edizione, mentre il tema del 2026 sarà svelato durante l’asta del 14 ottobre con la firma di Marcos Marin. E così, tra il profumo avvolgente del cioccolato, i colori vividi e i simboli nautici, CHOKOLASHOW 2025 a Monte-Carlo conferma la sua magia, rivelandosi più di un semplice evento e diventando un vero viaggio sensoriale e umano, dove ogni creazione racconta una storia e ogni artista lascia un pezzo di sé. Qui il cioccolato diventa tela, la creatività diventa ponte e la solidarietà prende forma concreta. Dal laboratorio al Villaggio, dall’estrazione dei simboli all’asta benefica, ogni gesto, ogni opera, ogni sorriso testimonia che l’arte può unire, emozionare e trasformare. A Monte-Carlo, per due giorni, la dolcezza si trasforma in spettacolo e l’arte diventa un invito a osservare il mondo con occhi nuovi, colmi di colore, passione e generosità.

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