Cala del Forte: i mille colori di Salmah Almansoori, da Dubai a Ventimiglia

Organizzata con il patrocinio di FIDAPA – BPW – Italy, su un progetto di Gigliola Bassoli Coppo, la mostra allestita all’interno della sala esposizione del porto di Ventimiglia, Cala del Forte, riunisce fino al 28 settembre le opere frutto della creatività di due artisti: Salmah Almansoori, per i suoi colorati quadri; e dei ciondoli magici firmati da Davide Puma

Dai colori intensi, profondi, dai tratti spesso misteriosi se osservati da vicino, le opere della giovane artista Salmah Almansoori, sono esposte per la prima volta in Italia e raccontano le emozioni di una dhabensa che, interagendo con l’ambiente che la circonda (é originaria di Ghayathi, Abu Dhabi), esprime quanto la sua cultura e tradizioni stanno trasformandosi rapidamente in funzione dello sviluppo esponenziale del territorio, creando un vero e proprio ponte tra il passato ed il futuro verso cui si proiettano gli Emirati Arabi Uniti. Curata dalla galleria Firetti Contemporary, l’esposizione ‘Memories are home’ può dunque intendersi come la somma di diverse serie di lavori della Almansoori, che debutta con ‘I reminisce in Colours’ le cui tele, sullo sfondo, lasciano intravedere tutte le sfumature del deserto dentro cui affondano le sue radici della sua famiglia. Per far emergere, poi, nella serie ‘I was a forgotten moment’ la forza contemplativa dell’artista che, più matura, nella sua vena creativa riflette sulla sua identità rispetto alle esperienze che i beduini, nomadi del deserto, hanno tracciato nel suo DNA. E’ così che i primi segni indelebili che spiccano nelle prime tele, le stesse che ritroviamo sulle sue mani, ritrovano un’altra dimensione, si inspessiscono intersecandosi le une con le altre, diventando più profonde, cupe, a volte malinconiche. Le tele di Almansoori, intervallate dalla sua doppia installazione ‘Unfolding’ e ‘Who I became’, svelano artisticamente la storia del suo paese, Ghayathi, con frammenti di oggetti che rappresentano, come piccole finestre, le tracce di un passato la cui identità rischi di essere dimenticata.

Contestualmente, nel corso dell’inaugurazione, presentato anche in ciondolo scultura, ideato da Gigliola Bassoli Coppo e rielaborato da Genny Laura la quale, unendo la forza di due elementi, l’ardesia, pietra tipica della regione ligure ed una perla proveniente da Tahiti, ha dato un senso a questo oggetto una forza quasi magica, e chi la possiede ha come l’impressione di dominare la terra ed il mare in pochi centimetri, lo yin e lo yang che concilia il mondo. Una meraviglia! (Copyright foto by AMP Monaco)

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