Outdoor Film Festival: l’anima audace che da San Valentino Torio conquista Cannes

Tra i riflettori del Festival di Cannes, nell’elegante cornice dell’Italian Pavilion dell’Hotel Le Majestic, ha fatto il suo debutto l’Outdoor Film Festival (OFF). Non un evento qualunque, ma il primo festival italiano interamente dedicato a film e serie ideati dai giovani per i giovani, con l’ambizione di parlare lo stesso linguaggio delle nuove generazioni e di confrontarsi con i grandi nomi del panorama internazionale. Ma di che cosa si tratta esattamente? Per scoprirlo la nostra Koly Setten è andata a Cannes lo scorso 18 maggio per raccontarcelo

Dietro questa sfida c’è Giuliano Squitieri, appena 22 anni, che con passione racconta come OFF non voglia essere solo un palcoscenico per il talento emergente, ma anche uno spazio di riflessione e consapevolezza, capace di accendere i riflettori su temi sociali spesso ignorati. Nato a San Valentino Torio, un borgo campano di 11.000 abitanti, l’Outdoor Film Festival ha già superato ogni aspettativa: oltre un milione di interazioni online e 15.000 presenze hanno trasformato, per quattro giorni, l’intero paese in un crocevia internazionale. Un risultato reso possibile grazie al sostegno del sindaco Michele Strianese e dell’associazione “Soffermiamoci ETS”, guidata da Carmen Fabbrocile e Miriana Squitieri. Dopo aver esplorato nel 2023 il tema dell’amore e nel 2024 quello del sogno (“Sognate, è gratis!”), la terza edizione, in programma dal 3 al 6 luglio 2025, sarà dedicata al “fare la differenza”, un invito a riflettere sulla scintilla che trasforma un’idea in azione, e un sogno in realtà. «Voglio dimostrare ai miei coetanei che la cultura è vicinissima: basta rincorrere i propri sogni senza arrendersi», proclama Giuliano, alla guida di un team under 30 che promette ancora più film, più workshop, più ospiti e, soprattutto, più partecipazione giovanile: senza di loro, ripete, il cinema non esisterebbe. Ad oggi, il festival ha già registrato iscrizioni da tutta Italia e da diversi paesi europei. I giovani partecipano infatti “a prescindere”, attratti dalla forza del prodotto che va oltre i grandi nomi in locandina. Eppure, gli ospiti non mancano mai: attori, registi e direttori della fotografia che si preparano a confrontarsi, a raccontarsi e ad insegnare ai ragazzi.


Per quattro giorni San Valentino Torio, nel cuore della Campania, diventa internazionale: più visitatori che residenti, un volano economico e culturale che fa circolare idee, crea lavoro e promuove il territorio. «Se siamo arrivati a Cannes è perché mesi di lavoro hanno pagato: uniti possiamo alimentare ancora di più questa magia», conclude Squitieri. E Fabbrocile ricorda la telefonata delle due di notte in cui tutto ebbe inizio: «Vogliamo fare un festival all’aperto, ideato da noi giovani per i giovani?». Da quella scintilla è nata un’esperienza che invita tutti a lasciarsi trasportare: un viaggio che va oltre il cinema, diventa sensibilizzazione, crescita e, soprattutto, entusiasmo contagioso. Durante la conferenza Giuliano ha svelato in anteprima i primi ospiti: Tyler Posey, protagonista di Teen Wolf, atteso il 4 luglio; Fabian Wagner, direttore della fotografia di Game of Thrones e Sherlock, con una masterclass gratuita il 5 luglio; e Asa Butterfield, volto di Sex Education e de Il bambino con il pigiama a righe, che il 6 luglio incontrerà in esclusiva la giuria giovani. A selezionare le oltre 400 opere in concorso saranno due giurie di qualità presiedute rispettivamente dal critico Cédric Succivalli e dalla pluripremiata direttrice della fotografia Daria D’Antonio affiancati da molti altri nomi importanti. L’Outdoor Film Festival è un ponte che unisce così il mondo alla piccola realtà, regalando a chi non ha mai avuto l’opportunità di viaggiare la possibilità di farlo, non con gli occhi, ma con l’esperienza diretta. In un borgo campano incastonato tra la storia di Pompei e la bellezza della Costiera Amalfitana, il festival dà la possibilità a chiunque di incontrare e vivere da vicino celebrità nazionali e internazionali. Avvolto dal fascino unico di questi luoghi, OFF dimostra che la magia del cinema non ha confini: è un sogno che supera ogni barriera geografica, culturale e sociale. E così, grazie alla visione di un giovane ragazzo, quel sogno prende forma e si trasforma in una possibilità concreta per altri giovani come lui, offrendo loro l’opportunità di sognare, crescere e credere che tutto sia possibile se ci si impegna e si crede in se stessi.

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