“Empatia e fiducia parte integrante cura. La IA non supererà mai il rapporto tra medico e paziente”
Il 15 dicembre l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma ha tenuto presso le Corsie Sistine (Borgo Santo Spirito) un concerto-evento, organizzato su iniziativa del Dott. Agostino Valenti, Dirigente Medico del Day Hospital di Medicina Interna, Ospedale Santo Spirito ASL Roma 1. A parlarcene la nostra Roberta Ficacci Zampino


L’ idea è semplice quanto vincente, ossia riportare al centro il benessere fisico e mentale della persona, utilizzando la musica come strumento di cura e condivisione tra pazienti, familiari e operatori sanitari. Il concerto gratuito e aperto a tutti, ha eseguito musiche di Johann Sebastian Bach Aria sulla quarta corda dalla Suite per orchestra n. 3 in re maggiore e il Concerto per due violini e archi in re minore e di Antonio Vivaldi il Concerto per archi in la maggiore e il Concerto per due violini e archi in la minore. “È stato un evento molto importante, perché ha chiamato a raccolta un po’ tutti i pazienti oncologici che hanno purtroppo sofferto durante il periodo della loro malattia. È un periodo che non finisce quando poi la terapia termina, ma continua anche dopo con un rapporto con i medici, con il personale sanitario degli ospedali”. Lo ha spiegato il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Roma, Antonio Magi, che ha preso parte a ‘La Cura dopo la cura’, concerto di musica sinfonica eseguito dall’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nella prestigiosa cornice delle Corsie Sistine. “È quindi chiaro- ha proseguito- che questo tipo di rapporto diventa un rapporto fiduciario, empatico e che intende dare sollievo alle varie sofferenze e le varie problematiche che ci sono anche dopo la cura. È, dunque una cura ulteriore, di cui magari si parla poco, che non riguarda strutture o istituzioni, come a esempio l’Aifa, che non ha un costo in denaro, ma è fondamentale, perché va a ricostruire il rapporto tra medico e paziente”. “Un rapporto- ha precisato il presidente dell’Omceo della Capitale- che diventa fondamentale e i pazienti, soprattutto quelli che hanno avuto malattie oncologiche, lo sanno perfettamente. Lo dico anche per dare un segnale importante: l’intelligenza artificiale non potrà mai sostituire o superare questo un rapporto empatico tra medico e paziente. Il poter parlare, fare una carezza, dare conforto, di avere un contatto, è altamente positivo”. “Avere questo rapporto umano- ha concluso Antonio Magi- fa bene al paziente ma fa bene anche a chi lavora per raggiungere insieme l’obiettivo comune che è la guarigione. GRIMALDI: “PAZIENTE NON SI CURA SOLO CON MEDICINE” – “Ieri abbiamo partecipato alla seconda edizione de ‘La Cura dopo la cura’- ha spiegato Valentina Grimaldi, pediatra di famiglia alla Asl Roma 2, consigliere dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Roma e psicoterapeuta dell’età evolutiva- È il secondo anno che Agostino Valenti, dirigente medico dell’ospedale Santo Spirito in Sassia, organizza il concerto, il primo è stato nel 2023. L’Ordine dei Medici ha patrocinato sempre l’evento e in entrambe le occasioni sia io che il presidente Magi abbiamo dato la testimonianza di quanto sia importante la relazione come tempo di cura. Così come recita il nostro codice deontologico. Ieri abbiamo apprezzato come la relazione con il paziente vada oltre la cura, perché il paziente non si cura soltanto con le medicine, ma si anche con l’accoglienza, con la comprensione e con l’ascolto. Il meraviglioso concerto è stato un grande momento di riflessione a cui hanno partecipato tanti medici e pazienti in una cornice splendida come quella delle corsie Sistina dove veramente l’anima ed il corpo trovano nell’armonia della musica un equilibrio”.
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