Urban Report, l’applicazione partecipativa attiva a Monaco

Mentre, ancora oggi, molti dei servizi gratuiti e a pagamento offerti dal gigante di Mountain View, Google, sono limitati o addirittura inaccessibili se l’internauta ha un profilo web registrato nel Principato di Monaco, apprendiamo che, nell’ambito delle iniziative previste dall’amministrazione monegasca un accento particolare è stato messo su un’applicazione chiamata Urban Report. Vediamo di che cosa si tratta…

Urban report rientra tra le app partecipative gestite e finanziate dallo Stato, in questo caso dal Principato di Monaco. Secondo i suoi creatori, dovrebbe permettere ai cittadini, i turisti o chiunque sia sul territorio monegasco, di segnalare situazioni impreviste nell’area urbana circostante: un problema in un cantiere, lavori stradali, incidenti che impediscono la circolazione dovrebbero giustificare l’utilizzo dell’app Urban report. L’informazione, trasmesso direttamente al servizio Département de l’Équipement, de l’Environnement et de l’Urbanisme (DEEU) dovrebbe poi essere analizzata e verificata, magari facendo appello alle centinaia di videocamere installate in tutta la città: “Più che una semplice applicazione, Urban Report Monaco è un collegamento diretto e non filtrato tra i residenti e i servizi della DEEU”, ha affermato il Consigliere- Ministro del’urbanismo Marie-Pierre Gramaglia.” Gli utenti possono così sostenere e guidare le attività dell’Amministrazione laddove c’è ne più bisogno e permettendo agli organismi predisposti del Governo di Monaco di rispondere meglio alle loro esigenze nella co-costruzione di un ambiente urbano migliore“, ha aggiunto Georges Gambarini, responsabile del programma programma Smart City promosso dalla ‘Direction des Services Numériques de Monaco’.

Al momento in cui scriviamo l’APP non è accessibile e nemmeno rintracciabile dai alcuni dispositivi Android, mentre funziona perfettamente se scaricato da Apple store. Tecnicamente, selezionando una delle sei categorie illustrate nello screenshot indicato qui di fianco, l’utente può fotografare – ma si perde il copyright dell’immagine – quasi qualunque cosa sia ritenuta anomala; localizzare sulla cartina il luogo del ‘misfatto’ e solo in ultimo farne una dettagliata descrizione. Tutto questo, però, è possibile sono se si effettua la registrazione del proprio profilo: se si decide anche di rimanere nell’anonimato pur indicando la email di preferenza, le funzionalità sono ridotte. Ogni segnalazione, assicurano, sarà aggiornata in tempo reale attraverso un rapporto che definisce ne definisce lo stato: l’interfaccia, come le indicazioni, sono espresse nella lingua di preferenza impostata sul proprio device. Ad oggi sono solo un centinaio gli utenti che hanno scelto di contribuire alla qualità della vita nel Principato di Monaco scaricando l’app che comunque è univoca: non è previsto, purtroppo, la condivisione dei dati forniti da tutte le persone che ne fanno uso, cosa che potrebbe così evitare la replica di segnalazioni. Questa funzionalità, invece, è prevista nell’app Waze che commenteremo la prossima volta.

QE MAGAZINE 2020 #25

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