Sicurezza pubblica a Monaco: priorità assoluta

In presenza di SAS il Principe Alberto II di Monaco, del Ministro di Stato Serge Telle e delle massime autorità del Principato, Patrice Cellario, consigliere governativo e Ministro dell’Interno, ha accolto numerose personalità istituzionali ed invitati nel salone del Museo Oceanografico in occasione dei tradizionali auguri d’inizio anno, il 13 gennaio in mattinata.

Un momento del discorso di Cellario / AMP Monaco

Cellario, esprimendosi al posto del Direttore della Pubblica sicurezza di Monaco, Richard Marangoni -assente per motivi di salute- ha voluto sottolineare gli aspetti più che positivi del bilancio della attività della Surete Publique nel 2019, soffermandosi in particolare sul fatto che dal 2016, secondo i dati rilevati, la delinquenza in generale è diminuita del 16%. Tra il 2018 e il 2019, per essere più precisi, le infrazioni di carattere generale constatate sono passate da 936 a 889 e da 121 a 90 i reati legati alla delinquenza urbana. Considerando inoltre il lancio del label MONACO SAFE CITY – comunicato lo scorso 18 giugno 2019 in occasione di una conferenza incentrata sulla collaborazione tra professionisti del lusso, dell’orologeria, della gioielleria e della sicurezza e le forze di polizia di Monaco, n.d.r. – e la creazione del Comitato Monaco Luxe Sécurité presieduto da Claude Cardone, tutto lascia intendere che le nuove disposizioni facciano parte del piano “Pubblica sicurezza 2020”.

L’intervento di SAS il Principe Alberto II di Monaco

In breve la modernizzazione dei sistemi e l’introduzione delle nuove leve, come sottolineato dal Principe Alberto II nel suo intervento, come anche i maggiori criteri di sicurezza con i partner socio-economici del Principato per lo sviluppo e collaborazione con le forze pubbliche francesi ed italiane, oltre che la piena disponibilità a collaborare con i servizi giudiziari di Monaco (giudici istruttori e magistrati), siano dunque la base per un anno intenso e proficuo di lavoro.

La nuova unitù UPCV

Tra i nuovi progetti evocati c’è la creazione di un’unità di intercettazione di droni, l’implementazione di mezzi aggiuntivi per la protezione delle persone vulnerabili, la revisione del sistema informatico della sezione residenti, e la creazione, già accennata dal Presidente del Consiglio Nazionale Stéphane Valeri, di una brigata composta da 10 agenti incaricati di vigilare, da lunedì a venerdì, sull’impatto sonoro e ambientale dei cantieri residenziali che si stanno sviluppando nel Principato di Monaco. In altre parole, l’unione fa la forza, ed a sottolinearlo lo stesso Principe Alberto, a conclusione del suo intervento: “Ogni cosa si conquista ogni giorno. Insieme, persevereremo, nella vigilanza e nel rigore, nel rafforzare la sicurezza di questa oasi di tranquillità che è il Principato di Monaco “.

Infine, pur vinto dall’emozione, l’agente Frédéric Maglott, è riuscito a farsi appuntare una medaglia al merito per aver fornito tempestivamente l’assistenza di primo soccorso ad un viaggiatore che, lo scorso anno, ha avuto un arresto cardiaco alla stazione di Monaco. L’intervento di Maglott ha permesso al passeggero, un lavoratore monegasco, di sopravvivere all’incidente ed essere ora in perfetta forma.

Foto copertina © – Dipartimento Comunicazione – Charly Gallo

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Una risposta

  1. 13/02/2020

    […] della qualità della vita nella loro città. Si tratta della già annunciata ‘Unité de Préservation du Cadre de Vie’ ( UPCV ), ossia la creazione di una brigata composta da 10 agenti di polizia (7 uomini e 3 donne) […]

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