Rapporto GRETA: richiamo ufficiale al Governo di Monaco

Nell’ultimo rapporto annuale presentato dal Gruppo di esperti sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA*) al Principato di Monaco è stato richiesto non solo di fornire assistenza alle vittime della tratta di esseri umani ma, soprattutto, di assicurare una serie di obblighi giuridici inclusi nella Convenzione anti-tratta del Consiglio d’Europa. Per quanto nessuna vittima sia stata finora identificata a Monaco, nella relazione stilata sono state indicate alcune discriminazioni verso il personale di servizio (domestici) impiegati all’estero e quelle persone che lavorano sugli yacht.

Panorama Principato di Monaco

In questi casi il problema di fondo è che attualmente a Monaco non esiste alcuna procedura formale o indicatori che possano identificare le persone discriminate. Pertanto resta in carico alle autorità del Principato di Monaco, ed in particolare i membri del corpo di polizia, gli ispettori del lavoro ed il personale delle società civili, di adottare misure e disposizioni legislative di ordine pubblico e pratiche incentrate sui diritti umani a favore delle persone che prestano servizio che non sono di nazionalità monegasca o residenti, ossia i lavoratori migranti. Inoltre, nella relazione GRETA ricorda alle autorità di Monaco “l’importanza di identificare tutte le vittime e di fornire loro adeguate misure di assistenza e protezione che consentano il loro recupero fisico, psicologico e sociale“. In tal senso, si legge ancora nella nota “dovrebbe essere sviluppata una procedura chiara per l’identificazione dei minori vittime di tratta, basata sulla cooperazione inter-istituzionale e integrata nel sistema di protezione dei bambini.” Purtroppo, ricordiamo, il diritto monegasco non prevede, nei confronti delle presunte vittime di questa ‘tratta’, un periodo di recupero e di riflessione di almeno 30 giorni, ma nemmeno la possibilità, per loro, di ottenere un permesso di soggiorno quando si ritiene che la permanenza di questi soggetti sul territorio sia necessaria alla luce della loro situazione personale e / o opportuna ai fini della loro cooperazione con le autorità competenti nel contesto di un’indagine o di un procedimento penale. Nel prossimo articolo previsto domani, invece, vi riferiremo di una situazione grave che vede nuovamente protagonista il Principato di Monaco il quale, da un rapporto pubblicato il 17 febbraio rilasciato dagli esperti del gruppo GRECO sulle normative che regola l’anti-corruzione nell’amministrazione, risulta praticamente inadempiente delle raccomandazioni trasmesse tempo fa.

* Il gruppo di esperti in materia di lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA) è un organo indipendente, formato da composta da 15 membri indipendenti e imparziali, controlla il modo in cui i paesi applicano la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani. Quarantasei dei 47 stati membri del Consiglio d’Europa sono attualmente vincolati dalla convenzione, così come la Bielorussia, un non membro.

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