Principato di Monaco: pronta l’invasione della moda green

Per la prima volta da quando vivo in Costa Azzurra, in occasione della 51a edizione del Concorso internazionale dei Bouquets organizzato dal Garden Club del Principato di Monaco lo scorso week-end sulle terrazze del Casinò di Monte Carlo, ho deposto per qualche ora penna, taccuino e smartphone per realizzare, insieme a Alessandro de Francesco, titolare di una nota società internazionale (da poco anche monegasca) specializzata in creazioni di giardini nel mondo, una creazione botanica-floreale che rispondesse al tema il Clima.

Un Ginkgo Biloba circondato da una foresta di piante grasse (copyright Gruppo Giardini Monaco)

La categoria, scelta più per sfida che per comodità, era quella relativa ad una composizione adatta ad un terrazzo od uno spazio verde di 1,5 x 1,5 metri. L’opera, da realizzare in 4 ore scarse, doveva inoltre ricordare ‘la rugiada del mattino’ che era poi la linea guida per tutti quelli che, come noi, si sono lanciati nella stessa impresa. Inutile nascondere che, per giungere preparati, abbiamo immaginato qualunque scenario, dal più apocalittico fino a figure fantasiose e futuristiche. Poi, d’un tratto, salta fuori la parola fragile che, come molti di voi sapranno, non ha bisogno di traduzione: è internazionale. Da lì in poi la strada è stata tutta in discesa e, nonostante non abbiamo vinto nessun premio, ci siamo goduti – tempo permettendo – la bellezza degli alberi, aiuole e varie opere effimere che per due giorni hanno ornato lo spazio di quello che fino a quasi 60 anni fa era adibito ad uno sport ora in disuso, per fortuna: il tiro al piccione. Ci volle la Principessa Grace di Monaco per abolire quella pratica che, francamente, di sportivo aveva davvero poco.

Riflettevo inoltre sul fatto che mai come quest’anno, a questa figura leggendaria, dalla bellezza algida, che diede alla luce l’attuale regnante, il Principe Alberto II di Monaco e le sorelle Carolina e Stéphanie, sia stata dedicata tanta attenzione, addirittura installando una mostra a lei dedicata, proprio all’interno del Palazzo che la accolse fino alla sua tragica scomparsa avvenuta il 14 settembre del 1982. Ma c’è una ragione: ricorrono quest’anno i 90 anni dalla sua nascita. Chissà cosa avrebbe detto osservando la metamorfosi che sta trasformando il paese che l’aveva adottata, con palazzi nuovi e tante ristrutturazioni all’ordine del giorno. Ma, per fortuna, di tutti questi cambiamenti, anche a Monaco qualcosa in natura resta un punto fisso. E’ il caso di un Ginkgo Biloba, noto come l’albero fossile, sopravvissuto ai dinosauri e alla bomba d’Hiroshima. A Monte Carlo, non a caso, ne esiste un esemplare non distante dal giardino del ‘Petit Afrique’ e l’attuale sede dell’Ufficio del Turismo di Monaco, a due passi da quei padiglioni-boutique che sono in corso di smantellamento per fare spazio a nuovi spazi verdi del quartiere super-lusso. Del resto, se il claim tanto pubblicizzato per reclamizzare il Principato è ‘Green is the new glam’ forse una ragione c’è, tanto da aver ispirato pure la prossima Monte Carlo Fashion Week che dal 15 al 19 maggio vuole essere anche ecosostenibile, con la collezione di tessuti biologici di Alberta Ferretti attesa sul red carpet allestito presso lo Yacht Club di Monaco.

In attesa, accontentiamoci, si fa per dire, di questo numero di QE-MAGAZINE, che ci racconta le novità monegasche ed alcuni dei suoi protagonisti, eccellenti espressioni del nostro ‘Made in Italy’!
In ogni caso, come ogni volta, ricordiamo ai nostri lettori che la versione stampabile del magazine digitale è disponibile ESCLUSIVAMENTE per gli abbonati che ne facciano richiesta scrivendo a [email protected], mentre i numeri arretrati restano visibili sul questo sito e naturalmente anche sulla piattaforma issuu.com/ampmonaco

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