Principato di Monaco: lusso e green attitude a confronto

Certo che, tra conferenze e tavole rotonde non è stato facile trovare qualche posto libero al LUXE PACK organizzato anche quest’anno al Grimaldi Forum.

Per discorrere un po’, ho notato che l’affluenza di pubblico, di espositori ed il successo conclamato di questo salone appena concluso (il 3 ottobre, n.d.r.) rispecchi stranamente l’anima di questa città-stato dalla doppia identità. Perché ove esiste Monaco, a capitale, convive anche e contemporaneamente un Principato, il più piccolo del mondo. Tuttavia, di questa unicità che presenta anche un dualismo geografico, recentemente diventa realtà per gli etichettatori di # virtuali, invitati in gran numero a Monaco per contendersi i riconoscimenti della prima edizione dell’Influencer Awards Monaco, pubblicizzato sui social media come se non ci fosse un domani. Per qualche ora saranno loro, i giovani contendenti, a premiare il Principato di Monaco con tonnellate di stories, foto, video istantanei. Tutta pubblicità che a comprarla ci andrebbero decine di migliaia di euro. Chissà se questi nuovi talenti digitali saranno attratti a raccontare più del lusso o dello sviluppo sostenibile sostenuto dal claim GREEN IS THE NEW GLAM, illustrato nell’ultimo video della Direzione del turismo, antitesi romantica alle facciate dei palazzi e del gran cemento diffuso in tutto Monaco.

Di sicuro ce ne saranno molti e di vari generi ammiratori di Monte-Carlo, ben diversi però dai truffatori seriali che, secondo quanto diramato in queste ore dal Servizio nazionale di Sicurezza pubblica, la Sûreté Publique, persistono ad appropriarsi di identità appartenenti a note personalità pubbliche monegasche. Lo scopo di questi malfattori è di presentarsi ai malcapitati via messaggi Whatsapp, sms o simili, utilizzando numeri telefonici o documenti contraffatti ma simili a quelli dipartimenti amministrativi locali, e tentare di convincere i malcapitati a pagare somme per presunti problemi finanziari, con relativa trasferta di fondi su conti correnti soprattutto asiatici. Nel caso capitasse, la Divisione della Polizia giudiziaria (telefono: +377 93 15 30 15, email [email protected]) resta a disposizione per intervenire ed intercettare i truffatori che comunque continuano ad imperversare impuniti da mesi. Del resto nel regno dei miliardari è più facile, forse, trovare qualcuno disposto a cascarci. Altrove, richieste simili, non troverebbero terreno fertile. Speriamo che la giustizia faccia rapidamente il suo corso.

Foto copyright WSM / Colman

Nel frattempo, per tutti gli altri, buona lettura, soprattutto a pagina 10, dove parliamo di come il savoir-faire italiano sta splendendo con il nuovo quartiere One Monte Carlo, presentato in anteprima grazie al gruppo Permasteelisa (qui in foto la delegazione monegasca composta da dal General Manager, Elisabetta Floccari; il Presidente del gruppo in Francia, Stéphane Bedel; il Projet Director, Massimiliano Vivian; e l’agente per il Principato di Monaco, Konstantinos Tsouvelekakis).

Ricordiamo infine ai nostri gentili lettori  che la versione stampabile di digitale è disponibile ESCLUSIVAMENTE per gli abbonati che ne facciano richiesta. Tuttavia ogni numeri dell’edizione digitale è ancora sfogliabile gratuitamente sul sito QE-MAGAZINE.COM e su issuu.com/ampmonaco

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