Principato di Monaco: il progetto irreversibile del 5G…

Domani, 30 aprile 2019, SAS il Principe Alberto II di Monaco comunicherà ufficialmente il piano di come il Principato ed il suo governo riuscirà a trasformare, attraverso la rivoluzione del digitale, l’economia monegasca e le connessioni di tutti i quartieri di Monaco, compreso Monte-Carlo. Se già tutti sappiamo che il Principato, come Stato sovrano ed indipendente, vuole essere interamente coperto dal 5G grazie alle antenne predisposte sulle nuove pensiline dei bus, le cosidette Abri-voyageur – cosa che probabilmente avverrà entro la fine di quest’anno dall’altro -, forse non tutti sanno che per usufruirne bisogna possedere device predisposti a tale scopo. In merito a questa nuova tecnologia, Walter Weigel, tra i pionieri del suo utilizzo e direttore di Huawei allo European Research Institute di Leuven (Belgio), nel corso di una intervista rilasciata nel 2017 a il Sole 24 ore affermava che già si stava lavorando al 5G+: ” I dati si moltiplicheranno. I flussi saranno notevoli. Pensiamo a una città: ogni pedone, ogni automobile, avrà bisogno di connessioni sempre più veloci. Forse tutti necessiteranno di 100megabit. È uno scenario in cui anche il 5G potrebbe trovare difficoltà. Come possiamo venirne fuori? Dobbiamo approdare a frequenze di trasmissione ancora più alte. Più alta è la frequenza, più forte è l’attenuazione del segnale, quindi maggiore deve essere il numero di stazioni radio che posizioniamo. Non è una nostra decisione, è la fisica.” Ebbene, per il Principato di Monaco di domani come per altre città italiane dove è già in funzione, il wireless 5G funzionerà dunque attraverso impulsi estremamente rapidi ed energetici di radiazione, gli stessi utilizzati nei forni a microonde, e che nel complesso potrebbero generare elettrosmog. Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), sulla pagina sito che tratta proprio delle ricerche in questo settore (https://www.who.int/peh-emf/research/agenda/en/), i dati non sono aggiornatissimi, anzi. E la tecnologia, sappiamo bene, perché sia detta sicura, deve essere testata per anni. In tal senso è consigliata quindi la consultazione del manuale in italiano che approfondisce l’argomento (https://www.who.int/en/news-room/fact-sheets/detail/electromagnetic-fields-and-public-health-mobile-phones). Questo per evitare di farsi opinioni che non tengano conto di tutte le possibilità, compreso l’appello pubblicato da 170 scienziati, medici ed esperti sul sito https://www.5gspaceappeal.org/, attraverso il quale si mettono in guardia gli utenti sui danni biologici che il 5G potrebbe provocare sulla salute umana. La decisione recente di bloccare l’uso di questa tecnologia a Bruxelles è singolare…


Digitalic n°77 (10 – 2018)

Nel frattempo, secondo le ultime indagini pubblicate da M-Lab, riprese nelle pagine del periodico italiano Digitalic n°77 (10 – 2018), nel periodo maggio 2017-2018, se la Francia è al 23° posto e l’Italia al 43°posto, il Principato di Monaco è classificato addirittura 60° per velocità media di download. Un esempio: per scaricare un film di un ora in HD (5gb) a Singapore s’impiegano 11 minuti e 18 secondi, a Monte Carlo quasi un’ora. La conformazione della Città – Stato, ad oggi, non garantisce ovunque una copertura del gestore Monaco Telecom che agisce in regime di monopolio per le utenze domestiche sia private che pubbliche. Ma l’ottimismo, anche in virtù dei lavori che rinnovano la posa della fibra ottica di ultima generazione che stanno interessando alcuni quartieri di Monaco (Jardin Exotique e Condamine), ci sta proiettando verso un mondo iper-connesso, possibile grazie agli accordi siglati con il colosso di Shenzhen, Huawei. Per capire meglio cosa ci aspetta abbiamo chiesto a Martin Péronnet , direttore generale Monaco Telecom ed il suo direttore tecnico Patrick Bouffel, di rispondere ad alcune nostre domande.


Martin Péronnet, Directeur Général de Monaco Telecom (DR)

Sono in corso il lavori per sostituire la fibra ottica: quella utilizzata ora è migliorata rispetto alle precedenti? Perché è immersa nel cemento? Nel Principato tutto i cavi sono protetti in guaine che passano attraverso “masse alveolari”. In questo modo la fibra ottica è così efficacemente protetta da qualsiasi forma di usura. Quanti utenti potranno avere accesso al 5G? La nostra ambizione è che tutti i nostri clienti dotati di uno smartphone o di apparecchiature compatibili possano beneficiare del 5G. Quanti giga al secondo saranno trasmessi con il 5G? Esistono punti critici nel suo impiego? L’attuale rete di Monaco Telecom rimane una delle reti più veloci, con punte fino a 1 Gbps (1 gigabit al secondo). Questo consente a molti più utenti di godere di un grande comfort nell’utilizzo di Internet, ma è anche il motivo per cui la rete Monaco Telecom è classificata nel 2018 al primo posto grazie all’applicazione dei test 4G Mark, piattaforma indipendente che elenca le prestazioni di Internet mobile degli operatori di tutto il mondo. Il 5G raggiungerà velocità ancora più elevate, fino a 10 Gbps. assecondando quindi lo sviluppo esponenziale degli usi di Internet mobile. Questo però non è l’unico vantaggio, visto che offre anche una latenza dieci volte inferiore. Ciò significa che il contatto tra due elementi collegati dalla rete è quasi istantaneo, qualità essenziale per applicazioni come l’auto connessa. Il 5G consentirà inoltre la geolocalizzazione di internet delle cose, collegherà enormi quantità di sensori e elaborerà i loro dati. Ad esempio, svolgerà un ruolo importante nella prossima rivoluzione industriale nei settori della produzione industriale, della logistica, dell’intelligenza artificiale o della telemedicina.L’evoluzione e la ristrutturazione della rete Monaco Telecom sono considerati un test, data la collaborazione con il gruppo Huawei? No, non è un test, il 5G è ora fuori dalla sua fase sperimentale e pronta per entrare nelle prime distribuzioni reali. Questo è il caso della Corea, Cina, alcuni paesi europei e degli Stati Uniti. Monaco sarà il primo paese completamente coperto dal 5G. Avete esempi in cui il 5G è già applicata ad utenze che si avvicinano a quelle impiegabili in una smart-city? Molte città e paesi hanno iniziato a implementare servizi digitali per semplificare la vita dei residenti, migliorare il flusso del traffico o la pulizia delle aree pubbliche, ridurre il consumo di energia, adattare l’illuminazione pubblica … Gli obiettivi sono diversi , i servizi sviluppati a volte mirano a rendere più efficiente il lavoro dei team responsabili della gestione della città, a migliorare i servizi resi agli utenti, a semplificare le procedure amministrative o a raggiungere obiettivi specifici come la riduzione delle emissioni di gas serra, misurare e pubblicizzare la qualità dell’aria, i dati sull’inquinamento acustico, ecc. L’Estonia, per esempio, è stato uno dei primi paesi ad impegnarsi in questa trasformazione. Singapore, Dubai sono “Città-Stato” anche loro molto impegnate in tal senso. Ci sono pure alcune città francesi che stanno investendo pesantemente nel 5G (Digione, Nizza per esempio). Questa è una sorta di movimento che si applica e accelera il suo processo con la disponibilità delle reti e delle tecnologie, ma soprattutto perché i bisogni ad esso collegati sono espressi sempre più intensamente.
Dove e quante sono le antenne o ripetitori installati in città?Avete verificato se il 5G ha effetti sulla salute dei residenti? Monaco ha preso in considerazione ciò che è stato studiato dalla ricerca medica sull’uso del 5G e dell’elettrosmog? Dal 2010, il Principato ha fatto la scelta di limitare le radiazioni elettromagnetiche, ben al di sotto delle normative dei paesi dell’Unione Europea. Infatti, tutte le radiazioni cumulative (comprese quelle mobili, radio …) non possono superare i 4 V / m contro i 40 V / m in Europa. Per questo, scegliamo sempre attrezzature a bassa irradiazione per tutte le installazioni nella zona. La ricerca mostra che il 5G non comporta problemi specifici. Siamo molto attenti, insieme alla Direzione dello sviluppo degli usi digitali, a rispettare le soglie che sono state definite a Monaco. Il processo di modernizzazione del 5G è irreversibile? Il mondo è più connesso, è un dato di fatto…il 5G accompagna questo movimento, non lo precede. Sì, pensiamo che la connettività fissa e mobile sia un fattore importante del 21 ° secolo e che questo processo sia irreversibile.

Una risposta

  1. 20/06/2019

    […] ancora pochi e carissimi. Avevamo approfondito il discorso già qualche settimana fa, in un articolo e sul numero #10 di QE-MAGAZINE (cliccare qui per accedervi). Insomma, che ci piaccia o meno, del […]

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