Principato di Monaco: cantieri silenziati ma…

Era stato annunciato qualche giorno fa in una nota proveniente dalla Direzione della comunicazione del Principato di Monaco. Ed è stato ribadito anche nel corso della sessione straordinaria organizzata dal Consiglio Nazionale di Monaco, il 19 sera. Secondo quanto ha dichiarato Marie-Pierre Gramaglia, Consigliere di Governo – Ministro delle Infrastrutture e dei lavori pubblici, tutti i cantieri del demanio sono chiusi a partire da questo week-end. Questo per dare seguito a quanto richiesto e concordato con il sovrano, S.A.S. il Principe Alberto II; e per rispondere alla necessità di rispettare le nuove norme per non propagare il Covid 19. Storia a parte, invece, per i cantieri privati, la cui deroga interessa alcuni lavori come l’estensione sul mare (del gruppo Pastor non si fermano tre commesse) a cui però sono applicate misure seguenti normate per decreto ministeriale.

Tra le indicazioni, innanzitutto è richiesto che le misure igieniche previste per le aziende – qualunque esse siano – devono essere rispettate. Dei controlli e delle sanzioni sono previste nel caso di inadempienze verificate da ispezioni sui cantieri. E, nel caso di inosservanza comprovata, il Governo di Monaco può disporre l’immediata chiusura del cantiere. Per quanto riguarda i lavori della Pubblica Amministrazione aggiudicataria, sia diretti che indiretti, il’amministrazione monegasca ha deciso di sospendere tutto, al fine di limitare il rischio per la salute dei cittadini. I siti dei cantieri interessati al provvedimento sono: Helios ; Jardins d’Apolline, Engelin ; NCHPG ; Ilot Pasteur ; Darse Nord ; Complexe du Larvotto ; Honoria ; Ida ; Testimonio II; Picapeira ; la manutenzione del CHPG ; le costruzioni all’entrata di Monaco (Jardin Exotique); 17, rue Princesse Florestine, così come tutte le opere demaniali sia stradali che urbane. Marie-Pierre Gramaglia, nuovamente nell’emiciclo del Consiglio Nazionale di Monaco ha sottolineato che anche la costruzione del Quai des Etats-Unis, visto l’annullamento del Gran Premio storico e quello di Formula 1, può essere stoppato fino a nuovo ordine.

Insomma, se anche i cantieri devono o sono interrotti nelle prossime ore, nel Principato di Monaco si suppone di debba assistere ad un netto miglioramento dell’aria. Ad esempio sabato 21 marzo, nella tarda mattinata, gli indicatori riportati sul sito del Governo di Monaco indicavano un indice PM10 – MEDIA GIORNALIERA IN µg/m3 equivalente a 52/100, superiore a quello della provincia di Milano. Ed a questo punto speriamo davvero che la correlazione tra inquinamento e la propagazione del virus Covid 19 non sia vera, come riportato da questo sito Perché, altrimenti, ci sarebbe davvero da preoccuparsi nonostante tutto! E a tutto questo aggiungiamo ulteriori 6 casi positivi registrati ieri a Monaco e chissà quanti in quarantena…

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QE-MAGAZINE 2020 #10

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2 risposte

  1. 23/03/2020

    […] di Monaco, la stessa che ha decretato la chiusura della maggior parte dei cantieri di Monaco (vedi qui l’articolo). “Ringrazio per questo la Direzione della Société […]

  2. 09/04/2020

    […] Per questo numero pasquale di QE-MAGAZINE, anziché proporvi il consueto editoriale che riassume alcuni fatti di attualità del Principato di Monaco, troverete, cari lettori, la mia personale testimonianza su una vicenda che credo interessi tutti coloro che abitano qui, riferendomi a chi vive la propria quotidianità in questa città, con i suoi pro e contro. Non saprei in quanti siamo perché, in realtà, è difficile carpire il numero di coloro che sono realmente confinati nel Principato, sui 38 mila statisticamente rilevati. Ma il dato non è rilevante, per ora. Dunque, come penso buona parte di voi sappia, le recenti disposizioni ministeriali firmate dal Primo Ministro di Monaco – su indicazioni del sovrano SAS il Principe Alberto II – hanno previsto di stoppare le attività dei cantieri edili, pubblici e privati, per evitare contagi e derive dovute alla propagazione del Covid19. C’è chi ne chiede a gran voce la riapertura, perché il settore ne può soffrire pesantemente, con il tempo. Per la popolazione, invece, questa pausa è molto gradita per recuperare la qualità della vita, almeno in termini acustici. La natura, con i suoi suoni, ci fa illudere di abitare in una ameno villaggio della Costa Azzurra, non certo nello scintillante Principato di Monaco, destinazione turistica ammirata soprattutto dagli italiani. Stranamente, nonostante questo fermo forzato abbia colpito anche il traffico dei pendolari e frontalieri, di converso non equivale una migliorata qualità dell’aria, come avevamo già scritto in un altro nostro articolo. […]

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