Principato di Monaco: buon 2019 plastic free

Nella lotta alla plastica che inquina non soltanto i nostri mari, il Principato di Monaco non è solo anzi, nonostante non faccia parte dell’ Unione Europea, segue le orme dell ‘Italia, pioniera in questo senso. Infatti, se la direttiva europea approvata dal Parlamento europeo lo scorso 24 ottobre mette al bando l’impiego di oggetti in plastica monouso non compostabili, come i cotton fioc, nel nostro Bel Paese già vietati alla vendita e produzione dal 1° gennaio di questo nuovo anno, in quello retto dai discendenti della famiglia Grimaldi vige, dalla stessa data, il divieto di utilizzare le cannucce ed bastoncini di plastica per mescolare le bevande. L’iniziativa, applicazione concreta della sua politica volta a ridurre l’inquinamento da materie plastiche, risale al 2016 quando è stato interdetto il commercio di sacchetti di plastica monouso per l’imballaggio di merci. La Monaco green rientra dunque tra le priorità del Principe Alberto II e, di conseguenza, di Marie-Pierre GRAMAGLIA, Consigliere di governo-Ministro delle infrastrutture dell’ambiente e dell’urbanismo, che recentemente ha affermato: “la riduzione dei rifiuti di plastica è una grande sfida per diminuire le emissioni di gas serra generate per l’80% dal loro incenerimento “. La Consigliera ha poi aggiunto che” la plastica è anche responsabile del 75% dell’inquinamento dei mari e oceani sotto forma di microparticelle dannose per la biodiversità, oltre ad essere una grande sfida per la conservazione della biodiversità marina “.

Se nel 2014 il Dipartimento dell’Ambiente di Monaco si è impegnato con successo a promuovere pratiche rispettose dell’ambiente presso i produttori, i commercianti e i consumatori del Principato creando un etichetta « Commerce engagé » (che ora coinvolge 67 aziende), da quest’anno prende il via un’altra iniziativa, il « Restaurant engagé » indirizzato ai ristoranti e agli stabilimenti che offrono cibo d’asporto, invitati a beneficiare dell’assistenza per rimuovere utensili e imballaggi in plastica usa e getta.

Valérie DAVENET, direttrice dell’Ambiente, ha sottolineato che “questo supporto gratuito e personalizzato è offerto agli stabilimenti monegaschi che lo desiderano. L’etichetta consente per evidenziare le buone pratiche già intraprese da molti ristoratori nel Principato di Monaco. La riduzione della plastica ma anche la lotta contro lo spreco alimentare sono al centro di questo approccio “. Il divieto di vendere o impiegare materie plastiche monouso si estenderà dal 1 ° gennaio 2020 anche ai piatti, calici, bicchieri e posate usa e getta, anticipando di un anno quanto prescritto dall’Unione Europea.

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Una risposta

  1. 03/06/2021

    […] 2016, sono stati messi al bando dei sacchetti di plastica monouso, strategia vincente che, nel 2019 (clicca qui per leggere l’articolo) ha portato i ristoranti ed i bar ad interdire l’utilizzo di cannucce e dei mescolatori […]

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