Monaco: nona riunione del comitato misto Covid19

In occasione della nona riunione del Comitato misto di monitoraggio Covid-19 organizzata lo scorso 28 maggio, il Governo e i rappresentanti del Consiglio nazionale di Monaco si sono confrontati sulle decisioni già prese e quelle da prendere nell’ambito della crisi sanitaria e delle sue conseguenze sociali ed economiche. Tenuto conto che, visti i risultati incoraggianti, il Principato di Monaco si appresta ad entrare nella fase 3 che deve debuttare domani – mentre la Francia ha liberalizzato gli spostamenti oltre i 100 chilometri a linea d’aria dal luogo di residenza ma apre le frontiere il 13 giugno, n.d.r. – ma non a mettere in atto un sistema di tracciabilità come previsto inizialmente. La ragione, da quello che deduciamo dalla nota del Governo di Monaco, è da identificarsi non solo per la sua realizzazione ma soprattutto per l’applicazione che dovrebbe basarsi sul principio della volontarietà. Inoltre, si legge, “considerata la scarsa circolazione del virus nel Principato ed essendo incerto il sostegno (leggi finanziamento) pubblico a tale sistema, le condizioni per ricorrere a tale sistema decadono. Facendosi garante della salute dei residenti e lavoratori del Principato di Monaco, durante la riunione è stata posta l’attenzione sul lavoro congiunto che ha previsto sia la distribuzione di maschere (già due invii in 45 giorni) che la campagna di screening gratuiti di cui è stato redatto il primo rapporto statistico, elaborato al termine delle prime due settimane della campagna rivolta a monegaschi e residenti.

Quella che debutta questa settimana, invece, si svolge unicamente al Grimaldi Forum ed è rivolta sia ai figli dei residenti (al di sotto dei 5 anni) e su tutti coloro che hanno un contratto di lavoro (dipendenti o amministratori) nel Principato di Monaco. Tuttavia, i monegaschi e i residenti che non hanno avuto la possibilità di essere testati fino ad oggi potranno farlo la prossima settimana al Grimaldi Forum perché l’amministrazione ritiene sia ‘essenziale che il maggior numero possibile di persone faccia il test per sé e per le proprie famiglie‘ anche per permettere alle autorità sanitarie monegasche di effettuare uno studio statistico sui dati epidemiologici essenziali per la gestione dell’epidemia. Constatato che i 29 studenti sono negativi nonostante fossero in contatto con l’insegnante del Liceo Alberto I di Monaco, risultato malato di Covid19, i membri del Comitato misto di controllo ha poi affrontato la questione degli aiuti di Stato ai settori economici, tra cui il dispositivo CTTR (Total Temporary Unemployment Reinforcement) che sarà mantenuto fino alla fine di giugno, dopodiché verrà effettuata una nuova valutazione per un eventuale adeguamento del sistema alle mutate condizioni economiche. Infatti, conclude la nota, solo quando la quasi totalità delle imprese e le società avrà ripreso le loro attività sarà allora il momento per valutare meglio la situazione del Principato di Monaco. Ed ora, occhi puntati sulla fase 3 del deconfinamento, che coinvolge la riapertura condizionata di ristoranti e bar, musei e sale espositive, spiagge e solarium, alcune attività artistiche e casinò, sale giochi e centri congressi, in attesa di valutare la riapertura delle classi elementari, delle condizioni dei mezzi di trasporto e dei parcheggio nel Principato. Il prossimo Comitato congiunto di monitoraggio Covid19 si riunirà il 5 giugno 2020.

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