Monaco incontra Torino: conoscete Enrico Esme?

Proseguiamo questo nostro percorso che lega il Principato di Monaco a Torino (MOiTO) riproponendovi un articolo pubblicato su QE-MAGAZINE #42 : si tratta del musicista Enrico Esme, una scoperta della nostra Silvia Giordanino che lo ha intervistato per noi.

Incontrare Enrico Esma, per tutti semplicemente Esma, fa venire in qualche modo in mente di vedere un elfo del Signore degli Anelli…Stessa eleganza, stesso portamento, qualcosa di magico e
fatato che non lo abbandona…Ma il linguaggio di questo essere non sono archi e frecce, ma la musica, in varie declinazioni. Non è un musicista comune, Esma, perché ha studiato molto, oltre alla Musica, sia lo Spirituale che l’Esoterismo, trovando nella sua città, Torino, pane per i suoi denti. Si fa notare nel 2011 con la vittoria dell’Arezzo Wave Festival e, l’anno dopo il suo brano “Come una stella” è trasmesso a rotazione da MTV. Apre i concerti di gruppo e cantautori come come i Negramaro, Tre Allegri Ragazzi Morti, Afterhours, Francesco de Gregori, Verdena, Le Luci della Centrale Elettrica e nel 2014 pubblica “La Rivoluzione al Sole”. I suoi concerti sono sempre
molto frequentati e la cosa bellissima di questo ragazzo è che, nonostante un certo successo,
mantenga un’umiltà encomiabile. Ovviamente noi di QE lo abbiamo incontrato, portandoci via la parte più segreta di lui.

Raccontaci di te, delle tue origini…“Mi chiamo Enrico Esma, ma tutti mi chiamano semplicemente Esma, il mio cognome è diventato il mio nome e non solo come nome d’arte. Ho iniziato a studiare musica a otto anni, venivo da un background culturale legato alla musica da parte di madre e il seguito è stato un processo naturale. Non è stato semplice per niente…l’inizio è sempre faticoso con il solfeggio, la teoria, etc; soprattutto quando sei piccolo, fai già il tempo pieno a scuola e avresti voglia di correre per i campi, giocare a pallone e arrampicarti sugli alberi. Ma, in qualche magico modo la Musica si è impossessata di me ed io di Lei e da allora non ci siamo più lasciati. La Musica mi ha tolto da quell’imbarazzo che mi contraddistingueva in quell’età adolescenziale in cui tutto è difficile nelle relazioni umane, invece la sacra arte rendeva tutto più semplice ed è stato proprio allora che ho iniziato a scrivere”. Qual è stato il tuo primo lavoro? “Il mio primo lavoro è stato un album dal titolo “Problemi di sonno”. Ero proprio ancora un ragazzino, ma fare i concerti con le altre band è stato tutto molto formativo. Avere un palco da cui esprimersi, volare con lo spirito, sfogare l’energia,
l’endorfina, l’adrenalina sotto la chiave della scoperta di me stesso come cantante e scrittore”.
Parlaci della tua ultima opera….Sei sparito per un bel po’ di tempo...“L’ultimo lavoro porta il titolo di “Ep Ending” e porta il titolo volutamente ironico di storie d’amore che nascono e finiscono. Il mio ritorno coincide con il video “Tempesta”. Non sono sparito, nel frattempo….Mi sono preso quello che un tempo i nobili chiamavano in modo elegante “anno sabbatico” andando in Australia, Asia e molte città europee, facendo il busker e vendendo i miei CD e, devo dire, raggiungendo in questo modo anche una discreta somma di denaro. Ho imparato molto, ho inseguito l’amore, per questo il titolo dell’album”. Hai trovato l’amore? “Altra domanda?”

Cosa ascolti? “Ho ascoltato ed ascolto di tutto!!!
Non tralascio niente e non ho tralasciato nulla nella mia adolescenza, compresa la musica
anni ’70 che è fantastica ancora oggi…Vogliamo mettere “The Wall” dei Pink Floyd? Solo
da imparare! Sono attento a tutto, soprattutto ritengo che la nota musicale sia una
sinusoide, esattamente come il Tao e quando io canto o suono divento un’antenna per
trasmettere vibrazioni divine. Non uso a caso queste espressioni in modo inappropriato
perché le mie letture ricorrenti sono il Profeta di Gibran Kahil Gibran, i Vangeli di Matteo e
di Giovanni e la Bandhav Gita. Letture che consiglio a tutti: c’è solo del bene da ricavarci”.
Un consiglio ai ragazzi? Solo uno ma fondamentale!Niente violenza! Di nessun tipo!
Rapper o cantante o gruppo musicale che istigano alla violenza: NO Concerti che portano
alla violenza: NO Per favore, ragazzi, la musica è amore, come si diceva negli anni
passati, ma buoni, è “ love and peace”. Portiamo la musica avanti così!
Un ultimo saluto?
Vi aspetto ai miei concerti, lettori di QE!!! (Le foto sono tratte dal suo profilo Facebook)

QE MAGAZINE 2020 #25

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