Monaco: il Club de l’Eco presenta il mercato del lavoro

Il Club de l’Eco ha presentato lo scorso 3 novembre i punti di forza del mercato del lavoro monegasco, nel corso di un appuntamento organizzato congiuntamente dal Monaco Economic Board (MEB) e dal Groupe Nice-Matin

Da sinistra a destra Christian Huault (Groupe Nice-Matin), Corinne Pirinoli (Monaco Telecom) Guillaume Rose e Michel Dotta (Monaco Economic Board), Emmanuelle Cellario-Florio (Servizio del lavoro), Emmanuel Van Peteghem (SBM Monte-Carlo) e Ariel Barugel (CFM Indosuez). (credits MEB / Carte Blanche)

Il 3 novembre scorso, i rappresentanti del Monaco Economic Board (MEB) e quelli del Gruppo Nice-Matin, hanno animato il Rendez-vous du Club de l’Eco* proponendo un colloquio-dibattito sul tema “Il dinamismo dell’occupazione a Monaco: opportunità di carriera in un mercato internazionale” a cui hanno partecipato i soci del club e vari invitati. Organizzato come un nuovo formato l’appuntamento, hanno permesso di condividere numerose testimonianze video prodotte dalle squadre tecniche di Monaco Info. “Monaco riesce ad attirare più di 55.000 dipendenti che lavorano in diversi settori. È un centro economico aperto al mondo offrendo numerose opportunità di carriera”, ha affermato Guillaume Rose, Direttore esecutivo del MEB.
Dello sviluppo delle carriere, densità dell’ecosistema, telelavoro, e interconnessione tra struttura locali come punti di forza del mercato hanno parlato Christian Huault, caporedattore di Nice-Matin, Corinne Pirinoli (Monaco Telecom), Emmanuelle Cellario-Florio (Employment Service), Emmanuel Van Peteghem (SBM Monte-Carlo) e Ariel Barugel (CFM Indosuez). Attualmente, secondo quanto comunicato dal MEB, il Principato ha più di 56.000 dipendenti (di cui 51.008 nel settore privato) di 140 nazionalità (di cui il 63% francese e il 15,5% italiano) e 6126 società (cifre al 31 dicembre 2020). Tra le evidenze il fatto che otto settori stanno reclutando (medico, legale, alberghiero-ristorante, bancario, edile, digitale, assistenza personale, contabilità-audit), mentre “il settore delle attività scientifiche e tecniche e dei servizi amministrativi e servizi amministrativi è il più grande datore di lavoro del Principato”, dice Emmanuelle Cellario, responsabile del servizio per l’impiego del Principato di Monaco. Con l’occasione sono stati elogiarti i vantaggi che offre un’amministrazione locale (“Ogni datore di lavoro è seguito individualmente”), che ha facilitato l’applicazione della legge sul telelavoro (“le aziende possono offrire fino a 3 giorni a settimana di telelavoro”) e la formazione legata al lavoro (“Questa è ora una misura di punta con una piattaforma dedicata lanciato l’anno scorso. Abbiamo firmato 160 contratti in un anno”). Per Corinne Pirinoli, direttore delle risorse umane di Monaco Telecom, un altro punto di forza del bacino d’impiego monegasco è che “le persone che lavorano nel paese non hanno paura di accettare nuove sfide ed inoltre “c’è anche una grande diversità di aziende: dalle start-up a grandi gruppi. E Monaco è in grado di riunire queste aziende. Questo crea un ecosistema che è pieno di opportunità per lo sviluppo della carriera. Per esempio, il 70% dei dipendenti che lasciano Monaco Telecom non hanno difficoltà a reinserirsi subito dopo. Alcuni settori merceologici costituiscono parte del DNA di Monaco. “Nel settore del turismo, attiriamo un bel po’ di talenti. Monaco è un centro internazionale di alberghi e ristoranti di lusso”, ha detto Emmanuel Van Peteghem, segretario generale della Società des Bains de Mer (SBM), azienda a partecipazione pubblica che conta 130 professioni diverse: “dobbiamo incoraggiare la mobilità interna. Abbiamo una vera e propria politica di formazione per permettere ai nostri talenti di rimanere ed evolvere” ha sottolineato nel suo intervento. Un altro vantaggio di Monaco, in particolare nel settore finanziario, è che “Ci sono molte filiali di banche che hanno sedi corrispondenti all’estero”, ha detto Ariel Barugel, Direttore delle risorse umane presso CFM Indosuez. In dieci anni, c’è stato un aumento del 30% del numero di professionisti del settore finanziario, contabilizzando i 4.000 dipendenti attuali. Durante questa riunione dell’Eco Club, i relatori hanno anche notato che il settore tecnologico si sta facendo strada nel Principato. In dieci anni, è cresciuto di più del 60% e ora conta 861 aziende e 1.727 dipendenti. Questo nuovo formato del Club de l’Eco, secondo questa nota stampa, è destinata a diventare un appuntamento fisso per promuovere il tessuto economico di Monaco al di là delle frontiere del Principato. Il prossimo incontro dell’Eco Club si terrà il 30 novembre al Grimaldi Forum per la 10° edizione degli Eco Trofei.
*Membri del Club de Eco Monaco-Matin: Bpi France ; Caisse d’Épargne Côte d’Azur ;
Direzione della comunicazione del governo centrale; Grimaldi Forum; Gruppo Nice-Matin; Monaco Economic Board; Monaco Telecom; Monte-Carlo SBM; SMEG.

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