Monaco ed il turismo: una risorsa da nove zeri

Fa parte del Conseil National di Monaco (equivalente del Parlamento unicamerale) Guillaume Rose, come consigliere del partito di maggioranza, anche se precedentemente lavorava come Delegato al Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco, ricoprendo assimilato al Ministro del Turismo. Quest’anno, a qualche mese dalle elezioni vinte dal gruppo PRIMO, il cui capolista, Stéphane Valeri ora presiede l’emiciclo, Rose è stato rimosso dal Governo dal suo lavoro ‘per supposta incompatibilità’ con la sua candidatura al partito. Ora, è notizia di queste ore, lo stesso Governo monegasco ha affidato a Rose un incarico speciale: preparare, cioé, un piano strategico in grado di mettere in valore la politica di eccellenza turistica del Principato di Monaco all’estero. La missione, per quest’uomo che ha esperienza e competenze internazionali comprovate da risultati tangibili, consiste dunque nel creare un valido strumento in grado di facilitare il lavoro dell’amministrazione che deve misurare in concreto il ritorno degli investimenti finanziari impiegati per la promozione d ciascuna struttura interessata (che sia hotel o altro), e contemporaneamente coordinare in maniera programmatica l’immagine del Principato di Monaco, così come viene percepita al di là delle sue frontiere, soprattutto in quei paesi target che sono da sensibilizzare in termini turistici, di affari e come destinazione lusso. In questa ottica l’ultima relazione e le statistiche fornita da Lionel Galfré, direttore dell’IMSEE, nel corso di una colazione organizzata dal Monaco Business Board, conforta gli sforzi che Rose dovrà mettere in campo. A titolo di esempio, la più importante manifestazione che ha luogo a Monaco, il Gran Premio di Formula Uno, è fonte di ricchezza ben oltre i 4 giorni presi in esame, vale a dire durante il periodo dedicato a questo evento sportivo. Infatti, con riferimento a quello svoltosi nel 2017, Lionel Galfré ha quantificato il ritorno economico in circa 90 milioni di euro. Difficile immaginare, anche nel migliore dei casi, eventi in grado di superare questa soglia, per affluenza e fatturato. E’ altresì vero però che la vivibilità dei residenti, in quel periodo, è particolarmente compromessa. Si parla di tutela ambientale ma in quei giorni, il traffico deviato e l’affluenza di visitatori mette a dura prova la pazienza di chi deve recarsi sul luogo di lavoro, anche muovendosi a piedi. Come si dice, impossibile avere ‘la botte piena e la moglie ubriaca’. A volta la saggezza popolare racchiude in poche righe concetti profondi su cui si potrebbe discutere ore. In ogni caso, come affrontare una politica volta ad impostare strategie per un futuro pulito, è al cuore del dibattito internazionale a cui il Principe Alberto II si rapporta sempre  con molta determinazione. Ne parliamo nel nostro QE, insieme ad altre notizie che speriamo siano di una qualche utilità per chi vuole sapere cosa accade nel Principato di Monaco, e non solo. Appuntamento dunque domani su www.issuu.com/ampmonaco con QE-MAGAZINE #24

PS:  ricordiamo infine che QE-MAGAZINE è disponibile nella versione stampabile ESCLUSIVAMENTE per gli abbonati. Per informazione [email protected]

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