Moderni timori

La mia generazione è cresciuta con lo spauracchio del mondo comandato dai robot, dalle macchine e dalle tecnologie che avrebbero preso il sopravvento sull’uomo. Una pillola per alimentarsi, grazie alla chimica e addio alla buona cucina della nonna. Anni di cinema ci hanno indotti a demonizzare l’intelligenza artificiale e a temere i computer.

Invece nel 2018 siamo qui a fare i conti con la cucina bio, con le zuppette di farro e con le tisane depuranti. Dobbiamo spiegare ad alcuni gruppi di minus habens che la terra non è affatto piatta e che quella delle scie chimiche è una leggenda metropolitana sfuggita di mano, grazie al sostegno dei suddetti minus habens. Esistono comunità di “Respirariani” che sostengono che il cibo sia superfluo perché il nutrimento per sopravvivere ci arriva dal respiro. E drammaticamente prendiamo atto con orrore che esistono ideologie che negano la vaccinazione ai propri figli, esponendoli e in molti casi condannandoli. Esponendo anche la comunità nella quale vivono a rischi elevatissimi.

La tecnologia non ci ha sostituiti, magari fosse così. Probabilmente i bambini non morirebbero di morbillo, le scelte politiche fatte dal computer del film War games sarebbero decisamente meno dannose di quelle fatte da noi e le poche guerre rimaste sarebbero disputate soltanto su un campo da gioco digitale.

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