Le nuove misure anti-Covid19 previste nel Principato di Monaco

Questa volta il Principato di Monaco non si è allineato ai vicini francesi che hanno imposto il coprifuoco a partire da stasera a mezzanotte perché SEM Pierre Dartout, nel discorso pronunciato sul canale televisivo MonacoInfo, su richiesta del Sovrano, ha specificato le nuove misure anti-Covid19 adattate alla popolazione monegasca. Tra queste la chiusura alle 23h30 dei ristoranti e bar, prenotazione obbligatoria la sera e tavolate consentite per un massimo di 6 persone, chiusura dei Casinò dopo la mezzanotte e altre misure che saranno valide fino al 1 dicembre.

Per quanto la situazione a Monaco sia meno preoccupante che altrove, anche il Governo del Principato ha dovuto adottare misure più severe per arginare la possibilità di una maggior diffusione del coronavirus tra i suoi abitanti . “Alcune cifre specifiche lo dimostrano – spiega il Ministro di Stato Dartout – Vediamo il tasso di incidenza, cioè il numero di persone infettate in un periodo di 7 giorni ridotto a 100.000 abitanti: si tratta di un indicatore utilizzato in tutti i paesi del mondo. Il dipartimento francese a noi vicino registra 153 contaminazioni ogni 100.000 abitanti, la Francia nel suo complesso è a 251,5. Questo è ciò che ha giustificato le misure di coprifuoco nella regione confinante. A Monaco, siamo a 81,58. Ecco perché, se il coprifuoco è giustificato in Francia, non lo è, per il momento, a Monaco. Ciò che è preoccupante, tuttavia, è che il tasso di incidenza è raddoppiato in una settimana.” Vigilanti ma meno rigidi dunque, nel Principato di Monaco che, attraverso il suo Governo, non applica il coprifuoco dalle 21h00 alle 6 del mattino ma limita alcune attività, su indicazione del Principe e di concerto con il Consiglio Nazionale, perché il “nostro obiettivo è quello di rimanere pragmatici e flessibili. Se la situazione sanitaria dovesse peggiorare – sottolinea Dartout – potremmo dover adottare misure più severe. Ma vogliamo evitarlo il più possibile per mantenere un equilibrio tra la tutela della salute e l’attività economica essenziale per il nostro lavoro e la nostra prosperità”. Ecco qui di seguito le misure adottate applicabili a partire da questo sabato 24 ottobre fino al 1° dicembre prossimo:
o Per i bar e i ristoranti, l’orario di chiusura è fissato alle 23.30.
o sarà richiesta la prenotazione preventiva nei ristoranti per i servizi serali.
o tavoli saranno limitati a 6 ospiti contro i 10 di oggi.
o Il consumo intorno ai tavolini alti, detti “mange debout”, sarà abolito.
o Rinforzati ulteriormente i controlli sul rispetto delle prescrizioni sanitarie.
o L’accesso al Casinò sarà vietato a partire dalla mezzanotte.
o Sospesi gli sport di combattimento non professionali, le uscite sportive amatoriali al di fuori del territorio che non fanno parte di campionati territoriali o che non sono necessarie per la qualificazione a future competizioni.
o Con lo stesso spirito, non sono più ammesse neanche le uscite non sportive, al di fuori del territorio, proposte dalle associazioni giovanili.
o Inoltre, il Governo ha deciso di limitare il numero di passeggeri degli autobus. L’MBF aumenterà la frequenza del traffico nelle ore di punta per compensare le limitazioni.

Alcune di queste misure avranno potenzialmente un impatto sulla nostra attività economica. Per questa ragione il Ministro di Stato Dartout si affretta a sottolineare che “Siamo stati, siamo e saremo sempre dalla parte degli imprenditori e dei dipendenti. Naturalmente manteniamo misure di sostegno come il CTTR (Chômage Total Temporaire Renforcé) e riduzioni dei contributi previdenziali. Come già sapete, il governo del Principato sta dispiegando un ambizioso piano di ripresa del valore di 75 milioni di euro, approvato dal Consiglio Nazionale, per sostenere la nostra economia. Queste misure saranno oggetto di una valutazione condivisa con tutti i partner. Sarà discusso regolarmente con il Comitato misto in collaborazione con il Consiglio nazionale. Le nuove misure eventualmente necessarie saranno sottoposte al Principe Sovrano. Inoltre, il Governo del Principato raccomanda anche di evitare inutili viaggi in regioni fortemente colpite dal virus. E continua: “Infine, la nostra vigilanza deve essere esercitata anche nella sfera privata. Monaco è un paese di libertà. Tuttavia, notiamo che quasi un caso su due di contaminazione si verifica nel contesto di ricongiungimenti familiari estesi. Certo, siamo felici di trovarci in un’atmosfera rilassata, ma purtroppo il virus ne approfitta per diffondersi. Così, questi momenti di convivialità sono spesso sinonimo di un calo di vigilanza nel rispetto dei gesti di barriera. Per questo motivo dobbiamo essere responsabili anche nella nostra cerchia privata e rispettare le misure di barriera. Si raccomanda quindi vivamente di evitare grandi riunioni con amici o familiari. Si tratta di prendersi cura di se stessi e delle persone che si amano”. In merito ai lavoratori pendolari o frontalieri, invece, Dartout, rivolgendosi a loro direttamente e dice: “Per voi che venite a Monaco tutti i giorni, so bene che le misure generali di coprifuoco nelle Alpi Marittime e nel Var possono interessarvi direttamente. Per questo vi prego di tenere presente che se per motivi professionali si deve prendere la strada dopo le 21.00 o prima delle 6.00, è necessario portare il certificato di viaggio francese per motivi professionali (scaricabile cliccando qui). Anche per i dipendenti italiani sarà possibile attraversare le Alpi Marittime e raggiungere l’Italia con questo stesso certificato di viaggio francese”. E conclude con una esortazione: “Questi sforzi supplementari mirano anche a proteggere le nostre infrastrutture ospedaliere e di monitoraggio dei pazienti in città. Sono efficienti. Sono pronti. Dall’inizio della crisi, la nostra politica sanitaria ci ha permesso di garantire una risposta efficace da parte dell’ospedale evitando il suo sovraffollamento. Dobbiamo fare tutto il possibile per mantenere l’efficienza delle nostre strutture sanitarie. Ringrazio tutti i professionisti della sanità, i medici, gli infermieri, il personale ospedaliero, i tecnici di laboratorio e i farmacisti che da diversi mesi lavorano per garantire la migliore assistenza possibile di fronte a questo virus, che non è ancora del tutto compreso e per il quale non esiste ancora un vaccino. Per quanto riguarda i test, il Principato è pronto: noi siamo pronti”.

QE-MAGAZINE #26

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