Le donne e l’effetto Tetris

Due amiche siedono al tavolo di un locale elegante, sorridono e parlano animatamente agitando le mani mentre tra loro ci sono sguardi di intesa.

Decine di cose non dette vengono perfettamente comunicate tra loro durante la conversazione. Il loro linguaggio del corpo è chiarissimo: si fidano una dell’altra, sono complici e stanno passando una bella serata.
Sul tavolo due flûte colmi a metà di bollicine. Il cameriere da sfoggio del proprio appeal, mentre le intrattiene sorridente e le due donne ridono mostrando denti bianchi, appena lui si allontana.

La complicità tra donne ha mille forme diverse e sono tutte interessanti da osservare. La cosa che salta all’occhio generalmente è il fatto che siano sostanzialmente complementari e diversissime tra loro.
E’ quasi una regola non scritta. La bionda è con la mora, la longilinea con la brevilinea, la quarta coppa c con la seconda e push-up, la sportiva con la sedentaria (e via così).

Allo stesso modo le loro vite sono diversissime. Magari frequentano gli stessi ambienti, ma fanno lavori completamente diversi tra loro. Certo, tra colleghe si frequentano, ma le “amiche vere” sono extra settore. E’ quello che io chiamo “Effetto Tetris” ovvero le differenze combaciano nel tentativo di formare una forma solida unica, un blocco uniforme composto dalle varie forme geometriche dei pezzi che la compongono.
Credo abbia a che vedere con la elevata competitività del carattere femminile che predilige quindi creare nei rapporti di amicizia una sorta di comfort zone, una condizione di non belligeranza per potersi rilassare un poco e stare al riparo da quel mondo femminile meno ben disposto e più vicino alle rispettive peculiarità.
Se siamo molto diverse tra noi non siamo in competizione, non siamo pericolose perché in fine dei conti apparteniamo a due mondi diversi.

Questa dinamica la trovo fantastica e non ha una corrispondenza del mondo maschile. Per l’uomo la sintesi di una bella serata tra amici è: quattro birre, quattro chiacchiere, quattro racconti gloriosi, quattro risate e la serata è pronta per essere archiviata nel cassetto delle “belle serate con gli amici di sempre”.

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