Joker, Il film

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Lo spettatore viene trasportato nel mondo fatto di frustrazione e insuccessi, di angherie e dolore del protagonista ed e’ costretto a guardare gli eventi con gli occhi di Joker. Non e’ un eroe negativo, ma un perdente che non riesce ad avere mai un riscatto morale o un riconoscimento se non attraverso azioni estreme. Attraversa con lui tutti i dolori del suo animo e inizia a guardare il disagio, la psicosi da una prospettiva nuova. 

Con sorpresa lo spettatore finisce per empatizzare e immedesimarsi in quello che in una diversa narrazione sarebbe raccontato come un serial killer.

Immagini e riprese strepitose e un Joaquin Phoenix bravissimo rendono poetico e armonico un racconto che avrebbe potuto cadere nel già visto, nello scontato. Invece il lavoro di Todd Phillips ci regala un “pazzerello” romantico in cerca della sua verità, della sua fama pur essendo costretto a viaggiare sempre col freno a mano inserito.

Il diverso, il “fuori schema” alla fine trova la propria rivincita quando il popolo di Gotham city si identifica in lui e ne fa un feticcio negativo. Forse questa e’ la sola banalizzazione di tutto il film che tuttavia rimane un pezzo scintillante di cinema per tematica e messa in scena.

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