Il Principe Alberto II di Monaco in video chat con gli studenti ITER

Tra le cose, positive, che la pandemia Covid19 ha stimolato a livello organizzativo internazionale è quella di aver dato uno stimolo maggiore all’impiego di video-conferenze – note anche come video-chat – a cui neanche SAS il Principe Alberto II di Monaco si è sottratto.

Infatti, per sopperire alle difficoltà che il distanziamento fisico ha imposto per evitare la diffusione del virus, lo scorso lunedì 11 maggio 2020, il Sovrano si è collegato, direttamente dal suo Palazzo di Monaco, con i cinque studenti che stanno seguendo il biennio del post-dottorato della ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor (ITER). Per la cronaca, il consorzio ITER è stato creato nell’ottobre 2007 sotto l’egida dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), e riunisce i paesi dell’Unione Europea insieme al Giappone, Cina, Stati Uniti, Federazione Russa, India e Corea del Sud. Altri paesi e organizzazioni internazionali sono coinvolti anche attraverso accordi di cooperazione tecnica, memorandum d’intesa e associazione. L’Accordo ITER è stato firmato nel novembre 2006 e la sua organizzazione è stata ratificata da tutti gli Stati membri. Dal 2008, il Principato di Monaco si è associato a questo progetto attraverso la firma di un accordo finanziario (rinnovato nel 2018) che prevede il sostegno economico di borse di studio (è l’unico paese a farlo) dedicate alla ricerca di post-dottorato. Nel caso specifico, per il biennio che scade quest’anno ben cinque borsisti ne hanno beneficiato, potendo quindi proseguire il loro percorso di post-dottorato ITER, cosa che ha consentito a tutti loro di partecipare a una delle maggiori sfide scientifiche e tecniche del XXI secolo. Ed è proprio per confrontarsi sul loro lavoro al fianco di maggiori esperti in scienza e la tecnologia della fusione nucleare che è stato organizzato questo incontro virtuale, a cui ha partecipato il Prof. Bernard BIGOT, Direttore Generale dell’Organizzazione ITER. Durante la video chat, Bigot ha espresso la sua gratitudine a S.A.S. il Principe di Monaco per il sostegno fornito mentre il dottor Tim LUCE, Capo del dipartimento scientifico di ITER, è intervenuto per relazionare sull’evoluzione del progetto ITER. Al termine il Sovrano monegasco ha potuto quindi discutere con tutti e cinque gli studenti provenienti dall’India, Corea del Sud, Spagna, Giappone e USA) in merito allo stato di avanzamento delle loro ricerche per ITER, effettuati in base ai rispettivi settori specifici e comunque tutti indirizzati all’uso potenziale della fusione nucleare. Perché, ricordiamolo, ITER è un progetto di ricerca e sviluppo che consiste nella costruzione di una centrale a Cadarache, in Francia, e mira a dimostrare la fattibilità tecnica della fusione a freddo come nuova fonte di energia rinnovabile, affidabile e rispettosa dell’ambiente. Che poi, tutto sommato, rientra nelle strategie a medio e lungo termine del Principato di Monaco di potersene servire in qualche modo.

I 5 borsisti che hanno dialogato con il Principe Alberto II sono: Joyeeta SINHA (India); Jae-Sun PARK; Javier ARTOLA; Satoshi TOGO; Jonathan COBURN

QE MAGAZINE 2020 #17

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