Il Principato di Monaco dichiara guerra alla plastica (una volta per tutte)

Il Principato di Monaco, su iniziativa di Sua Altezza Serenissima il Principe Sovrano, dal 2016 si è impegnato a
a ridurre l’impego di materiale non biodegradabile e punta a “Zero rifiuti di plastica monouso entro il 2030”.
entro il 2030″. Dal 1° giugno, però, la politica alla base di questa decisione, è arrivata ad una svolta importante mentre, in alcuni supermercati monegaschi, lo scontrino di cassa può essere un optional

Monaco plastic free? Forse non subito ma l’intenzione è quella nei prossimi anni. La guerra al materiale non compostabile è stato uno degli obiettivi del Governo di Monaco da quando, dal 2016, sono stati messi al bando dei sacchetti di plastica monouso, strategia vincente che, nel 2019 (clicca qui per leggere l’articolo) ha portato i ristoranti ed i bar ad interdire l’utilizzo di cannucce e dei mescolatori monouso fatti con la stessa composizione e, un anno dopo, la definitiva eliminazione di bicchieri di plastica, posate e piatti che tanto ci ricordano le feste in casa ed i picnic in campagna. Insieme a tutto questo, anche i palloncini e le lanterne volanti, composte entrambe da materiale plastico sono state vietate a Monaco nel marzo 2020.

Il motivo, secondo l’amministrazione, e che se questo materiale viene utilizzato per scopi ricreativi e festivi, il loro smaltimento non è mai stato responsabili giacché di una grande quantità di rifiuti di questo tipo si ritrovano riversati in mare, generando problemi alla biodiversità ed in genere alla fauna marina soffocata da questo materiale che impiega da 100 a 1000 anni per degradarsi. Per non parlare poi della decomposizione della plastica al sole, che per circa il 98% si trasforma in frammenti sempre più piccoli a danno di tutti i mari e della catena alimentare originata. Pertanto, come comunica il Governo di Monaco in una nota, ecco che nuove misure e divieti hanno preso forma, attraverso due testi normativi pubblicati il 7 maggio 2021 nella Gazzetta Ufficiale di Monaco. Alcuni di questi sono in vigore già dal 1° giugno, altri sono scaglionati nel tempo. Il loro obiettivo è d’individuare quali siano i prodotti di plastica che generano rifiuti particolarmente presenti in natura, in particolare nel mare, e trovarne i sostituiti con soluzioni più ecologiche. Oltre all’aspetto normativo, queste leggi vorrebbero inoltre influenzare i nostri comportamenti fino a raggiungere “zero rifiuti di plastica entro il 2030”. Infatti è essenziale contare sulla mobilitazione di tutti, nel Principato di Monaco, e contare sul sostegno di un crescente e sempre più fitta di individui, ma anche di rivenditori e ristoranti solidali ed uniti dalla medesime politica ambientale. Per i più curiosi, cliccare qui per leggere le tempistiche di questi regolamenti che si ripromettono di fare di Monaco un paese sempre più virtuoso in tema ambientale.

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